Esplode la fabbrica di fuochi d'artificio, muore il proprietario. Lo scenario è quello che si presenta quando scoppia una bomba. Muore nella sua azienda Michele D'Adamo. Sul posto in contrada Pastene si sono diretti i soccorritori: ambulanze del 118, vigili del fuoco, carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano. Le operazioni di recupero sono molto complesse.
L'esplosione, avvenuta nella zona rurale di Pastene, ad alcuni chilometri dal centro abitato di Gesualdo e avvertita a chilometri di distanza, ha causato il crollo al suolo della linea elettrica ad alta tensione che serve la zona. La forza dell'esplosione ha fatto ribaltare il furgone che D'Adamo aveva parcheggiato nei pressi e grossi pezzi dello stabile sono letteralmente volati via per centinaia di metri. Nella zona sono accorse anche molte decine di persone, anche dai centri vicini, che hanno assistito alle operazioni di soccorso con la speranza di rivedere sano e salvo Michele.
D'Adamo, che lascia moglie e tre figli, era infatti molto conosciuto a Gesualdo e in provincia di Avellino per la sua ultradecennale attività di "fuochista" ingaggiato nei mesi estivi dai comitati che organizzano i festeggiamenti patronali.
Sul posto è immediatamente arrivato anche il sindaco di Gesualdo, Edgardo Pesiri: "Abbiamo sperato fino all'ultimo che Michele ce l'avesse fatta. Quando i soccorritori ci hanno informato, il nostro cuore si è stretto nel dolore più forte per aver perso per aver perso un nostro fratello".
Dopo le operazioni di messa in sicurezza della zona, che resta comunque off limits, sono state avviate le indagini amministrative e tecniche da parte degli artificieri per ricostruire le cause che hanno determinato l'esplosione e la conseguente morte di D'Adamo.