I numeri per mandare a casa il sindaco ci sono. Un pezzo di maggioranza ha stretto un patto con l'opposizione per dire addio a Buonajuto. Una mossa, a pochi mesi dal voto, che appare più un intralcio per il suo futuro guardando alla tempistica. Ercolano va comunque al voto nella tornata di autunno, ma il Pd, mentre cerca chi dovrà raccoglierne l'eredità, ha deciso di innescare la mina contro il renziano. Scrive il sindaco: "Ho appreso che tredici consiglieri comunali hanno presentato la richiesta di mettere all’ordine del giorno una mozione di sfiducia nei miei confronti.
Lo facciano pure, vadano avanti e continuino su questa strada. Sinceramente è l’ultimo dei miei pensieri.In questi mesi sono stato sempre in prima linea, e spesso solo, ad affrontare un’emergenza sanitaria senza precedenti. Sono stato solo a lanciare un grido d’allarme contro le scarcerazioni di pregiudicati legati ai clan del nostro territorio. Sono stato solo accanto ai commercianti e imprenditori che stanno vivendo un momento drammatico per il futuro delle proprie attività e, soprattutto, delle loro famiglie. Ho trascurato la mia famiglia e miei affetti, ho trascorso questi mesi senza un attimo di tregua mentre, evidentemente, qualcun altro era più interessato al proprio posizionamento che alla salute della popolazione ed alla città. Io ho sempre anteposto il bene dei cittadini alle beghe personali e continuerò a farlo, quindi facciano pure e vadano avanti. Ne risponderanno alla città ed io non ho paura". Arriva in suo sostegno il presidente di Italia Viva, il partito a cui è approdato dopo lo strappo nazionale di Renzi in casa Pd. Scrive Ettore Rosato: "A Ercolano un pezzo del gruppo consiliare del Pd, su indicazione della segreteria provinciale, ha presentato assieme alla destra una mozione di sfiducia al nostro sindaco Ciro Buonajuto": così su Facebook il Presidente di Italia Viva, Ettore Rosato. "Per quale motivo? Per aver affrontato in prima linea un'emergenza sanitaria e sociale senza precedenti? Per aver denunciato la scarcerazione dei boss legati a quel territorio? Per aver costruito una caserma dei carabinieri nel fortino della Camorra o, forse, per aver lanciato un grido di allarme per la crisi economica che attraversano le attività? Una vergogna - prosegue Rosato - e questi sono gli stessi che ogni giorno vengono a fare la morale a noi.... Un abbraccio Ciro - conclude - siamo sicuri che la città è dalla tua parte!".