LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Emergenza Sarno, a Castellammare veleni in mare. I parlamentari della sinistra interrogano il governo: "Fermate il disastro"

Fratoianni e Muroni: "Sversamenti abusivi lungo tutto il corso del fiume"

di Redazione
Emergenza Sarno, a Castellammare veleni in mare. I parlamentari della sinistra interrogano il governo:

"Il Sarno rappresenta la maggiore fonte di inquinamento del Golfo di Napoli, il governo deve intervenire" firmato Fratoianni e Muroni. Tonnellate di plastica che dal fiume rischiavano di riversarsi in mare. Braccio di ferro tra istituzioni su responsabilità e soluzione da mettere in campo. Sul caso apertosi una quindicina di giorni fa la sinistra si rivolge al governo Salvini-Di Maio. Presentata una interrogazione a firma dei parlamentari Nicola Fratoianni e Rossella Muroni indirizzata al Ministro dell'Ambiente che sottolinea la presenza da decenni di sversamenti abusivi che immettono veleni del fiume. Una situazione per la quale a pagare sono soprattutto le famiglie che vivono alla Foce del Sarno, costrette a subire continui allagamenti e a rimanere bloccati in case ormai danneggiate dalle inondazioni. Nel testo di Leu si legge la ricostruzione del problema: "il Sarno, il fiume più inquinato d'Europa, nei giorni scorsi è stato caricato oltre che dei volumi enormi di acqua dovuti alle precipitazioni, anche di un'enorme quantità di inquinanti sotto forma di una considerevole quantità di rifiuti di plastica che di fatto hanno intasato la foce costringendo le autorità locali a riaprire l'unica griglia posizionata a proteggere il versamento di rifiuti solidi in mare; la griglia in questione non riesce a bloccare l'enorme quantità di rifiuti determinando una situazione di inquinamento e di degrado constatato in questi ultimi giorni in maniera eclatante; la vicenda delle plastiche è solo uno dei tanti problemi legati all'inquinamento del fiume; in merito al progetto della doppia foce del Sarno della regione Campania, esso, tra l'altro, non prevede percorsi di naturalizzazione con ingegneria ecologica per favorire un recupero verde di aree oggi degradate e di fatto, quindi, non disponibili ai cittadini sotto forma di un parco fluviale pubblico, rischiando, a parere dell'interrogante, che il progetto sia solamente un'ulteriore colata di cemento, utile solo a spendere risorse pubbliche e degradare ulteriormente un territorio già ferito; occorrerebbe procedere prioritariamente al dragaggio del fiume dai fanghi tossici accumulatisi negli anni sul fondo"

 

 

 

 

 


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15-11-2018 12:18:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA