Al CMO da anni è già attivo il centro antiobesità che guida il paziente in un percorso di dimagrimento. Da una recente ricerca diffusa dalla SICOB - Società Italiana di Chirurgia Bariatrica - la Campania è la Regione italiana che registra la più alta percentuale di obesi (500.000). L’obesità grave, incide pesantemente sulla qualità di vita delle persone che ne sono affette, infatti l’aspettativa di vita si riduce quasi di 15 anni rispetto alla media. A questo si aggiunge il rischio di morte, a causa delle malattie correlate che si sviluppano nei soggetti obesi, come le malattie cardiovascolari che aumentano di oltre il 50% la mortalità e il diabete che determina il 40% di possibilità di decesso. Tra le malattie croniche connesse all’obesità vi sono anche le artropatie e i problemi legati alla colonna vertebrale. Gli obesi inoltre sono esposti ad un maggiore rischio di sviluppare tumori a carico di vari organi.
La ripercussione in termini economici è notevole. I costi sanitari diretti per il paziente obeso aumentano di oltre il 50% rispetto a quelli sostenuti per un paziente normopeso, mentre quelli indiretti ammontano ad oltre 300 euro per persona l’anno. Per la sola regione Campania quindi, la voce “obesità” comporta una spesa di circa 900 milioni di euro.
Nasce da qui il dibattito “Reti per la gestione del paziente obeso alla luce della nuova governance sanitaria in Regione Campania”, che si è svolto in questi giorni a Napoli. Ad aprire la giornata è stato Giorgio Garofalo, Presidente ONS – Obesità, Nutrizione e Salute, una realtà di oltre 3mila pazienti, nata circa un anno fa per supportare i pazienti obesi - con una lettera aperta al Governatore della Campania, Vincenzo de Luca nella quale l’Associazione ha ribadito la fiducia nel Governatore, nel Sistema Sanitario campano, nelle Sue strutture e nella professionalità dei Suoi medici. Un appello per migliorare i percorsi diagnostico terapeutici dedicati al paziente obeso, confermando la volontà di non andare fuori Regione e di voler essere curati nei centri di eccellenza del territorio.
Ciò nonostante, continua incessante la migrazione sanitaria, per i pazienti obesi che si sottopongono a chirurgia bariatrica. Su 1.684 pazienti operati nel 2016 il 20% è andato fuori regione.
“Un paziente obeso – conclude il Presidente ONS Associazione Obesità Nutrizione e Salute, Giorgio Garofalo - necessita di una rete assistenziale con un approccio multidisciplinare che lo prenda in carico, lo accompagni e lo guidi nel suo percorso di cura fino ad arrivare, nei casi più gravi, all’intervento chirurgico. Per potersi sottoporre all’intervento, però, occorre seguire un iter fatto di dieta e psicoterapia, al fine di raggiungere il calo ponderale necessario. Si tratta di un percorso lungo, difficile e pieno di ostacoli. La nostra associazione – continua - crea gruppi di ascolto e di supporto, ma anche in questa fase sarebbe importante la presenza delle Istituzioni perché al momento l’obesità non è ancora riconosciuta come malattia”.
Di tutta risposta al CMO centropolispecialistico dal 2014 è attivo il centro antiobesità, in continuo ampliamento, che guida il paziente in un percorso di dimagrimento.
Da Luglio 2014 il CMO ha accolto 885 pazienti per la prevenzione dell’obesità di cui circa 300 sono da sottoporre all’intervento, 529 sono approcciati alla prevenzione con la nutrizionista e 506 hanno ottenuto la prevenzione psicologica. In totale 365 pazienti hanno sostenuto l’intero percorso dedicato all’obesità.
Un’equipe specializzata, formata da varie professionalità, come l’endocrinologa, la psicanalista, la nutrizionista, ed infine consulenti per approcciare alla chirurgia bariatrica, accompagnano il paziente passo passo ad una ripresa fisica e psicologica per riportarlo in condizioni di benessere e salute.
Caso eclatante è quello della paziente Mara Licone, 23 anni, che guidata, spronata ed “educata” ad una corretta alimentazione dalla Dott.ssa Patrizia Peinetti, senza aiuto di farmaci, da perso in tre anni la metà del suo peso. Da 123 kg ha raggiunto il normopeso di 63kg. Un grande risultato ottenuto, per la giovane ragazza che ha migliorato la qualità della vita.