LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il caso

Emergenza al San Leonardo, sangue e rifiuti nei bagni del pronto soccorso

Dossier fotografico dell'opposizione, Cimmino e D'Apice: "Ospedale ostaggio dei politici"

di Redazione
Emergenza al San Leonardo, sangue e rifiuti nei bagni del pronto soccorso

Immagini choc nel pronto soccorso del San Leonardo. Bagni con sangue e qualsiasi tipo di rifiuto. Rischio infezione per i pazienti costretti a restare in barelle nel reparto di frontiera anche per quattro o cinque giorni. Foto di water sporchi e disseminati di garze infette a terra e sui lavandini. Documenti che sono andati a costituire un dossier dei consiglieri di centrodestra. “È piena emergenza all’ospedale: il pronto soccorso è in condizioni pietose, altri reparti non se la passano meglio, i nuovi bandi per i servizi prevedono tagli, c’è una vera e propria fuga di medici ed infermieri. L’arrivo dell’emodinamica è importantissimo, ma contemporaneamente non si può lasciar decadere il resto della struttura”. A suonare il campanello d’allarme sono Gaetano Cimmino, leader dell’opposizione di centrodestra in consiglio comunale, ed Emanuele D’Apice, candidato alle ultime elezioni amministrative nella lista “Castellammare Insieme”.

 “Ci hanno segnalato, con tanto di documentazione fotografica, situazioni scabrose al pronto soccorso dell’ospedale stabiese. Immagini che immortalano i bagni del reparto. Di notte, infatti, non è attivo il servizio di pulizia. E come se ciò non bastasse, nella prossima gara per l’aggiudicazione del servizio di pulizia in sala parto ci sarà un taglio di un ulteriore 50% delle ore di effettivo lavoro. In pratica sarà eliminato il turno notturno. Pensiamo che tutto ciò sia indegno di un paese civile e di una struttura dove lavorano grandi professionisti che serve un bacino d’utenza tra i più estesi della Campania. Questo è il nostro ospedale, può essere un’eccellenza e dobbiamo lottare per ottenere ciò che lavoratori e cittadini meritano”.    

Una situazione di emergenza che l’opposizione ha evidenziato anche in aula a Palazzo Farnese nel mese di settembre: “Abbiamo già sottolineato la necessità di un pronto soccorso funzionante, di un blocco operatorio e non solo di una sala operatoria dove si interviene a turno per le diverse patologie. Abbiamo affermato a gran voce ‘no’ agli spot, ‘sì’ a lavorare per la collettività, visto che il nostro ospedale ha un bacino d’utenza di oltre 350mila persone. Da allora sono passati quasi cinque mesi e la situazione continua a peggiorare. Abbiamo letto nei giorni scorsi della ‘fuga’ dei medici da Castellammare alla prima occasione utile: il San Leonardo non meriterebbe tutto ciò. Dobbiamo ringraziare una certa politica, locale e regionale che continua a permettere che l’ospedale sia svuotato dopo essere stato utilizzato come un serbatoio di voti. Lo ribadiamo: il nostro ospedale è in continua emergenza anche perché ostaggio di questi politici e di correnti tutte interne all’Asl. Vogliamo un rilancio del San Leonardo a 360 gradi”.


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24-02-2017 18:11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA