GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




Calcio

"E' muort o Re, evviva o Re" ... #AdiosComandante ... #WelcomeCarlo

Da Sarri ad Ancelotti passando per le magie di De Laurentiis ...

di Luca Cimmino

I Sarriani piangono l'addio del loro idolo, il condottiero di 100 battaglie, il difensore della patria che poi è anche colui che con altri due anni di contratto ha deciso di lasciare una piazza che gli ha dato tantissimo. Ho detto Sarriani non tifosi, perché chi oggi attacca Aurelio De Laurentiis per avergli fatto perdere un allenatore capace non è degno di definirsi tifoso del Napoli. Dopo Benitez (che ha regalato gioie e dolori ai tifosi con due titoli in bacheca che pesano parecchio) il tifoso ha storto il naso per l'arrivo di un tecnico proveniente dall'Empoli, come era giusto che fosse in quanto si parlava di rimensionamento, smentito alla grande dall'eccelso operato dell'ex (attuale) tecnico azzuro, ma come si fa a piangere e ad avvilirsi quando dal cilindro De Laurentiis tira fuori una magia, perchè solo così si può chiamare l'operazione Carlo Ancelotti allenatore del Napoli?

Non si riesce a spiegare lo scetticismo di chi inizia già a dire, "sarà difficile fare 91 punti" oppure "il bel gioco di Sarri sarà ineguagliabile". Non c'è una regola fissa che t'impone di vincere se raggiungi un punteggio, qui non stiamo giocando mica al -20 sotto al portone di casa? Qua si parla di un campionato di calcio, una Champions League ed una Coppa Italia che puoi vincere anche con 48 autogoal a favore e tanti cari saluti al bel gioco. Chi oggi pone questi temi all'arrivo di uno dei più grandi allenatori all'ombra del Vesuvio, è semplicemente ridicolo.

"E' muort o Re, evviva o Re!"  A Re Maurizio, succede Re Carlo II (che suona così bene a Napoli) un allenatore che non ha bisogno di presentazioni e che attira i riflettori del mondo calcistico che conta sul Napoli e su Napoli. Un vero catalizzatore come fu allora Benitez, un'attrattore di sponsor, calciatori ed investimenti, una pubblicità vivente che prescinde dall'aspetto calcistico. Il suo video di presentazione in quattro lingue ne è la prova, qui parliamo di un allenatore di portata globale che aiuterà (e che sta già aiutando) il Proprietario del Napoli ad accrescere il brand Napoli nel mondo. 

Si, ancora proprietario, non Presidente, anche se c'è da togliersi tanto di cappello per l'operazione Ancelotti che è stata definita da Enrico Varriale pari a quella Maradoniana. ADL, messo all'angolo dalla titubanza di Sarri, è uscito dalle corde e sferrato un colpo da KO micidiale al suo ex (attuale) allenatore dimostrando che il progetto Napoli andrà avanti comunque con o senza di lui. Per quanto si veda nel suo operato solo interesse, crescita del brand, plusvalenze ed altre caratteristiche degne di un sontuoso economista, non si vede ancora amore per la squadra ed il rispetto per i tifosi che vede ancora e soltanto come clienti e fonti di guadagno.

C'è da fare una campagna acquista degna del tecnico che ha avuto la bravura di ingaggiare e soprattutto, c'è da metterci il cuore oltre che i capitali, solo così si entrerà a pieno diritto tra i Presidenti di una società, perchè, come scrisse qualcuno, "Napoli non è solo una squadra di calcio, ma è lo stato d'animo di una città" ed i sentimenti vanno rispettati ... SEMPRE.


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24-05-2018 10:33:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA