Cocaina calata con un paniere ai clienti e telecamere per controllare che nessuno si accorgesse dello spaccio di droga. Un sistema porta a porta quello utilizzato da due fratelli e un complice. In casa più di tremila euro in contante e telecamere abusive per essere sicuro di non essere scoperti. Un piano che non ha funionato. Arrestati in tre.
I carabinieri, agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia, hanno eseguito infatti un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Torre Annunziata nei confronti di tre indagati, due dei quali sono fratelli, ritenuti responsabili di spaccio di cocaina.
Le indagini hanno fatto luce sull’attività illecita che i tre conducevano, particolarmente viva nel corso dell’ultimo mese.
I militari li hanno scoperti grazie a servizi di osservazione della piazza di spaccio e “pizzicando” alcuni clienti del trio, presi con ancora addosso le dosi di cocaina.
Lo scambio avveniva sotto casa dei due fratelli che cedevano le palline mediante un paniere calato dal balcone mentre il terzo socio, per altro in libertà vigilata, regolava l’afflusso degli acquirenti gestendo il traffico di arrivi e di soldi.
Durante le operazioni i carabinieri hanno rinvenuto nell’abitazione dei fratelli 3.400 euro verosimilmente frutto del business della droga; sequestrate anche delle telecamere abusive, nascoste all’interno di una lampada posta all’ingresso del palazzo, istallate per proteggere gli affari dai controlli delle forze dell’ordine.