GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




Il caso

Droga da Torre Annunziata a Castellammare, il cugino del capo gestiva l'affare con la moglie: arrestati

Benito Nasti in cella, ai domiciliari Virginia Lanziari quarantenne stabiese

di Redazione
Droga da Torre Annunziata a Castellammare, il cugino del capo gestiva l'affare con la moglie: arrestati

Droga da Torre Annunziata fino a Eboli e Messina. Un'organizzazione che si muoveva con prenotazioni per telefono e ai clienti di lusso garantiva cocaina e crack fino a casa o nella sua azienda. Molte le precauzioni da prendere per non farsi scoprire da nessuno, neache dalle persone più vicine. "Mia moglie non deve sapere" ripeteva qualche cliente al pusher. Se le spedizioni potevano arrivare lontano, il gruppo faceva affari anche nella vicina Castellammare. Nella piazza stabiese la vendita era affidata al cugino del capo e a sua moglie. Al vertice del gruppo dedito alla vendita di stupefacenti c’era Giuseppe Morello, 44enne torrese, già noto alle forze dell’ordine. Dagli inquirenti, che hanno ricostruito 700 episodi di vendita di droga, è definito “indiscutibilmente il motore dell’intero gruppo criminale”. Era lui ad occuparsi di tutto dal primo contatto con il cliente fino alla consegna. A suo cugino Benito Nasto, 41enne sempre di Torre Annunziata, era affidata la gestione di una piazza di spaccio a Castellammare. Un affare di cui si occupava con la moglie Virginia Lanzieri, 40enne stabiese. Da ieri mattina Nasto è in cella insieme ad altri 18 uomini dell'organizzazione, mentre la quarantenne di Castellammare è ai domiciliari come altri sei accusati di svolgere un ruolo all'interno del gruppo che riusciva a fare arrivare droga persino nei carceri di Salerno e Lanciano. Una rete ricostruita dai carabinieri che ieri, su disposizione del Tribunale di Torre Annunziata, hanno eseguito 39 ordinanze di misura cautelare.
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20-11-2019 18:04:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA