Condannato Giovanni Savarese, il ras di Santa Caterina nei guai per spaccio. Al pregiudicato, che resta ai domiciliari, è stata inferta una pena di due anni e sei mesi. Dovrà versare anche 8 mila euro di multa. Durante il blitz a Santa Caterina gli inquirenti, nei mesi scorsi, hanno fatto anche un'altra scoperta. Nel centro antico, quartiere bunker del clan D’Alessandro, telecamere sorvegliavano i vicoli per controllare chi arriva. Un sistema di videosorveglianza, che è stato scoperto proprio a casa di Savarese. Occhi elettronici puntati sui vicoli per allertare sentinelle e vedette in una piazza di spaccio gestita dalla cosca di Scanzano. Ma questa volta il programma di controllo non ha salvato Savarese, bloccato a Santa Caterina, nel cuore del centro antico, mentre vendeva cocaina ad un cliente. L’uomo di 43 anni, vicino ai D’Alessandro, è stato arrestato e poi oggi condannato.
Savarese era già stato denunciato per interferenze illecite nella vita privata: i carabinieri di Castellammare hanno scoperto nella sua abitazione un impianto di videoregistrazione il cui cono d’azione, anziché interessare il perimetro della casa, riprendeva le vie d’accesso ai vicoli che portano all’abitazione stessa. Un sistema di protezione che non è servito a salvarlo.