MARTEDÌ 03 DICEMBRE 2024




Il fatto

Dodicenne stuprata a Castellammare, i tre del branco fuori dal carcere

I tre minorenni affronteranno il processo il 27 novembre, via da Gragnano la vittima

di Redazione
Dodicenne stuprata a Castellammare, i tre del branco fuori dal carcere

Pensava di andare a una festa e si é ritrovata in un inferno. I tre ragazzi del branco che hanno violentato la dodicenne di Gragnano, cominciano il percorso di recupeto. Mentre la vittima di violenze e ricatti é andata via con la sua famigkia. Due hanno lasciato il carcere a luglio, il terzo un paio di giorni fa. I tre minorenni che lo scorso aprile abusarono di una dodicenne dopo averla attirata con l’inganno a Castellammare attenderanno in comunità la celebrazione del processo, fissato per novembre. I giudici hanno ritenuto affievolite le esigenze cautelari alla luce del percorso effettuato con educatori e psicologi durante il periodo trascorso in cella e anche in considerazione dell’incidente probatorio nel corso del quale i ragazzi hanno ammesso i fatti e chiesto scusa alla vittima. Così è stata disposta la misura del collocamento in comunità per i tre indagati. Per due dei tre ragazzi oltre la violenza sessuale c'è anche l'accusa di estorsione per avere ricattato la ragazzina con video dello stupro, minacciando di pubblicare tutto sul web. Una violenza fisica e morale accresciuta dalla vicinanza al clan D'Alessandro, visto che uno dei tre é nipote di un boss della cosca di Scanzano. La notizia anticipata dal quotidiano Metropolis ha provocato la rabbia sui social e anche di politici. Non é d’accordo il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che chiede "pene esemplari per i responsabili" e invita, insieme al conduttore radiofonico Gianni Simioli i cittadini a "mobilitarsi". Le indagini, condotte dalla squadra mobile diretta da Luigi Rinella e coordinate dalla pm minorile Fabrizia Pavani, erano partite dopo la coraggiosa denuncia della vittima e dei suoi genitori, che dopo la terribile violenza subita dalla figlia hanno deciso di lasciare Gragnano per trasferirsi al Nord. Una scelta dettata dalla volontà di proteggere il più possibile la ragazzina e aiutarla a dimenticare il dramma. Stessa decisione presa da un'altra famiglia quando la stessa terribile vicenda ha coinvolto una ragazzina di Pimonte. La vittima di Gragnano avvicinata con le amiche in villa comunale fu portata nelle Terme di Stabia con l'inganno per poi diventare vittima di abusi, ricatti e minacce e sfociata nello stupro di gruppo. La prima udienza del processo è fissata per il 27 novembre. Il processo si celebrerà con rito abbreviato. Intanto resta l'amarezza e il dolore per una storia dell'orrore che si ripete. I difensori degli imputati hanno chiesto la " messa alla prova", l’istituto previsto dal codice minorile che prevede la sospensione del processo e l’estinzione del reato in caso di esito positivo del percorso di rieducazione.
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10-09-2018 09:03:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA