Treni soppressi, ritardi e linee cancellate. Sul disastro Circum interviene dall'opposizione il capogruppo di Forza Italia Annarita Patriarca. «Apprendiamo dal governatore Vincenzo De Luca che il presidente di Eav, Umberto De Gregorio, ha fatto un “lavoro eccellente”. Se davvero è così, il presidente metta in pratica l'antico adagio latino del “promoveatur ut amoveatur”. Promuova e rimuova subito dall'azienda De Gregorio. È così un peccato avere un Albert Einstein alla guida dei treni».
A dirlo è Annarita Patriarca, capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale della Campania.
«Al posto dell'“eccellente” De Gregorio, De Luca pensi a un sostituto dalle capacità forse meno brillanti ma magari più efficace nel lavoro di far circolare i treni e di tenere le stazioni aperte – aggiunge –. I pendolari e i turisti non chiedono certo effetti speciali, ma la normalità. Ovvero, puntualità e decoro del servizio. Il presidente Eav è probabilmente troppo bravo per il ruolo che ricopre, per questo invitiamo De Luca a sfruttarne le qualità altrove».
«Il governatore chiede pazienza per la Circumvesuviana – sottolinea la Patriarca –. Ma la pazienza è davvero l'unica cosa che non manca quando si parla di Circumvesuviana. La pazienza degli utenti di aspettare ore e ore, sotto il sole cocente o la pioggia battente, l'arrivo dei convogli. La pazienza di veder tagliate le corse senza preavviso o addirittura annullate intere tratte menomando il diritto alla mobilità di decine e decine di migliaia di viaggiatori. La pazienza – prosegue ancora – di pagare per un servizio che di fatto non esiste».
«Prima di approdare verso altri lidi, il presidente Eav spieghi però un paio di cose: a cominciare dagli inquadramenti superiori che sono stati attribuiti, in questi mesi, a gruppi di dipendenti dell'azienda; e poi chiarisca anche la gestione dei rapporti – meglio sarebbe dire: conflitti – sindacali che ha portato le sigle dei rappresentanti dei lavoratori a sfiduciare, pubblicamente, il lavoro del management dell'Eav. Diversamente convinte, con un bel po’ di motivazioni, della bravura di De Gregorio».