È lui lo stabiese al Parlamento. Lello Vitiello raggiunge il 45% distaccando di molto gli avversari nel suo collegio tra Castellammare e Sorrento. Per il deputato, che Di Maio ha dichiarato di volere mettere alla porta, è stata una festa questa notte senza attivisti del Movimento Cinquestelle. Ma solo ad urne chiuse si capirà se quella del leader grillino era una guerra o solo una tattica a fini elettorali. Scoperta la sua iscrizione alla massoneria, Vitiello dovrebbe restare fuori dal gruppo parlamentare di Di Maio e tenendo fede a quanto dichiarato iscriversi al gruppo misto continuando pero' a sostenere le cause dei grillini che aspirano a governare il Paese. Per la verità nelle ultime settimane Di Maio aveva dichiarato che Vitiello, come gli altri massoni, non sarebbe arrivato lontano da casa. "In ogni caso chi ci ha mentito resterà fuori e citeremo per danni chi usa il nostro simbolo" aveva detto in tv più volte. Invece Castellammare ha di nuovo, dopo anni, il suo rappresentante a Montecitorio. Con lui a brindare per il risultato che lo porta a Roma, grazie ai consensi bulgari ottenuti dai grillini in tutta la Campania, c'erano volti noti arrivati da altri schieramenti come l'ex consigliere comunale di An Lorenzo Esposito e l'ex Pd Michele Migliardi. Ora che Annalisa Vessella è rimasta indietro al 30 per cento e, insieme alla moglie di Pisacane, resta a casa anche Nello Di Nardo, il centrodestra conta le vittime e tocca ai Cinquestelle portare in Parlamento la pattuglia di candidati locali. Certa l'elezione di Teresa Manzo, di Lettere, ma stabiese di adozione. Ma sull'onda di risultati così forti potrebbe farcela anche la giovane attivista Carmen di Lauro.