La stato degli edificio scolastici italiani secondo i dati di Cittadinanzattiva è allarmante e servirebbero almeno 20 miliari di euro per mettere in regola l'intero sistema edilizio scolastico.
Un crollo ogni quattro giorni di scuola, tre scuole su quattro senza agibilità statica, solo una scuola su venti in grado di resistere ad un terremoto.
Nonostante crescono gli investimenti per la manutenzione ad opera di Comuni e Province: in media di 50mila euro a edificio per interventi di manutenzione ordinaria e di 228mila euro per quelli straordinari.
Questo in sintesi è quanto emerge dal XVI rapporto sulla sicurezza scolastica presentato oggi a Roma da Cittadinanzattiva.
Un rapporto dal quale si evine che esiste un'Italia a tre velocità, sia sulla sul piano della manutenzione che su quello dell'adempimento delle norme e delle certificazioni richieste oggi dalla legge.
Alcuni dati: è la Lombardia ad investire di più sulla manutenzione ordinaria (in media quasi 119mila euro), mentre la Puglia è quella che investe meno (non si arriva ai 3mila euro).
Qualche altro dato: la verifica di vulnerabilità sismica è stata effettuata solo nel 2% delle scuole calabresi, mentre il certificato di prevenzione incendi è presente nel 69% degli istituti del Trentino Alto Adige mentre è solo del 6% il dato riguardante il Lazio.
Infine giusto per comprendere la complessità del problema segnaliamo che son ben 42.435 edifici scolastici presi in esame dal rapporto, e su questi il 55% è stato costruito prima del 1974, anno di entrata in vigore della normativa antisismica.
L' 1% degli edifici è stato realizzato prima dell’Ottocento, il 3% nel corso dell’Ottocento e il 12% tra il 1900 e il 1945. Ci sono 18.665 edifici (pari al 44%)) in zone ad elevato rischio sismico.
Intanto nell'ultimo anno sono stati ben cinquanta gli episodi di crolli e di distacchi di intonaco registrati da Cittadinanzattiva, tramite la stampa locale, tra settembre 2017 e settembre 2018, in pratica più di un episodio ogni 4 giorni di scuola.
A fare la parte da leone in questa graduatoria negativa è neppure a dirlo la Campania con 8 casi, seguta dal Lazio con 7 e dalla Lombardia con 6.I crolli hanno provocato il ferimento, per fortuna lieve, di 10 bambini e bambine, di 2 docenti e di 1 addetta alle pulizie. Questi numeri di per se già allarmanti si aggiungono ai 156 già censiti negli anni scolastici precedenti: 36 nel 2013/14; 45 nel 2014/15; 31 nel 2015/16 e 44 nel 2016/17 che fanno un totale di 206 episodi in soli cinque anni.
Anche grazie a queste segnalazioni e alle conseguenti proposte presentate alle Istituzioni nazionali, ha preso avvio nel 2016 uno specifico filone di finanziamento riguardante le indagini diagnostiche di soffitti e solai.
Dai dati di Cittadinanzattiva - è stato spiegato oggi - emerge che queste indagini siano state richieste da un quarto delle scuole, con punte del 45% in Sardegna e del 43% in Piemonte.
Indietro su questa verifica le scuole del Lazio con solo il 3% di richieste e la Campania con il 5%
Cittadinanzattiva nel suo documento ha chiesto di considerare prioritaria la verifica di vulnerabilità sismica per tutte le scuole intervendo si sul Miur che sulle le amministrazioni comunali e provinciali.
L'appuntamento di verifica e di sintesi è stato già fissato per il prossimo 22 novembre in occasione della Giornata Nazionale della Sicurezza, così da proporre poi alle scuole un piano di attività da programmare nell'ambito della prevenzione.