Degrado, cumuli di spazzatura e immondizia data alle fiamme nella zona dello sbocco in mare del Fiume Sarno. Da tempo ormai alla fine del Corso Alcide de Gasperi a Castellammare di Stabia, dove si trova la foce del fiume, c’è una condizione di totale abbandono e degrado.
I cumuli di rifiuti sversati lì da qualche incivile sono aumentati col tempo diffondendosi a macchia d’olio nella vegetazione. I rifiuti sono di vario genere e vanno da scarti edilizi alle classiche bottiglie e buste di plastica che il vento poi getta nel fiume e che vanno purtroppo a finire in mare. In alcuni punti la spazzatura è stata perfino data alle fiamme. Inoltrandosi tra la vegetazione alta ci si imbatte in cumuli di mattonelle, sacchi di cemento, caschi, polistirolo, tubi idraulici, ringhiere abbandonate, mobili, vasche da bagno, docce, teli, giocattoli per bambini e tanto altro.
La zona, nonostante sia utilizzata da molti, sembra essere stata completamente abbandonata dalle istituzioni e dalle maestranze politiche che da anni governano la città. Gli inquinanti presenti in questo tipo di rifiuti, soprattutto quelli edili, vanno a peggiorare ulteriormente la questione del Sarno. È risaputo che il polistirolo o i materiali usati per i pannelli coibentati sono rifiuti speciali che andrebbero smaltiti in maniera adeguata. La loro dispersione nell’ambiente è altamente inquinante oltre che pericolosa per la salute di tutti.
L’impatto ambientale causato da questo sversamento illegale di rifiuti nella zona è molto alto ed è a più livelli. Coinvolge l’inquinamento dell’acqua, del suolo e dell’aria che in questo punto a causa anche dell’acqua inquinata del Sarno, è irrespirabile. Purtroppo, al momento questa pessima abitudine da parte di qualche incivile sembra essere consolidata e agevolata dalla mancanza di controlli e telecamere.
Il disastro ecologico del Fiume Sarno è un problema che persiste ormai da decenni e costituisce un pericolo enorme. Lo straripamento del fiume potrebbe causare molti danni e dispendere gli inquinanti presenti nelle acque nei terreni antistanti l’area solitamente usati per l’agricoltura, oltre che danneggiare le numerose attività presenti. Bonificare il Fiume non è cosa semplice. Dietro questa annosa questione si nascondono giochi di potere torbidi quanto le acque del fiume stesso. Per mettere fine al problema Sarno servirebbero una politica pulita e decisa e istituzioni forti, capaci di punire severamente coloro che sversano in maniera illegale rifiuti nelle acque del fiume. Risolvere questo decennale problema, insomma, al momento sembra un miraggio ma si potrebbe perlomeno tenere pulita l’area che circonda il fiume. Queste zone, aldilà dello stato degradato in cui si trovano, sono zone di straordinaria bellezza dove ogni giorno molte persone si recano per portare a spasso il cane, per fare una passeggiata, un po’ di sport all’aria aperta... Tenerle pulite; dunque, sarebbe molto utile per la comunità. (Rita La Monica)