Vincenzo De Luca a Castellammare, ma qualcosa non è andato. Rassicurante sulla vicenda della Villa comunale,ma infastidito al punto di non fare nulla per nasconderlo, nonostante si trattasse di un appuntamento da campagna elettorale. Il governatore ha partecipato, a sorpresa, all’iniziativa organizzata a sostegno della candidatura di Toni Pannullo. Al fianco dell’aspirante sindaco del Pd, il governatore e il sottosegretario Lotti. Il tris d’assi, però, non ha avuto l’effetto sperato. Se voleva essere una foto ricordo di come sarebbe ad urne chiuse con Comune, Regione e Governo in mano al Pd, si poteva fare di meglio. Nemmeno l’ombra dei sorrisi e delle strette di mano che De Luca ha dispensato, solo ieri, nella vicina Gragnano, al fianco di Silvana Somma. Concreti nei contenuti, ma col viso tirato, hanno tutti parlato pochissimo. Il presidente della Regione Campania ha risposto infastidito alle domande dei giornalisti, riuniti nell’Hotel Stabia. La tensione si respirava nell’aria di una saletta in cui erano presenti solo candidati, simpatizzanti del Pd e staff organizzativo. L’incontro è stato breve. L’introduzione velocissima è toccata a Toni Pannullo, poi l’intervento di Lotti volto a premere sull’importanza della filiera istituzionale e Fincantieri, alla fine De Luca. “La Villa Comunale di Castellammare urla vendetta, quel cantiere va chiuso al più presto” ha detto il governatore, tirando fuori le cifre di finanziamenti che potrebbero cambiare Castellammare. “I soldi ci sono, ma i tempi devono essere tedeschi. Se l’amministrazione comunale stabiese non li rispetterà, ci penserà la Regione. Revocheremo l’appalto e faremo noi”. Certo non un’iniezione di fiducia verso chi entrerà a Palazzo Farnese dalla porta del vincitore, ad essere rassicurati saranno invece i cittadini: “Comunque vada gli stabiesi riavranno la loro Villa”. Più cauto, invece, il governatore è stato sulla vicenda delle Terme di Stabia. “Lì la competenza è del comune” ha precisato con nettezza, impegnandosi a varare una legge regionale a sostegno del termalismo. Non si è prolungato neppure molto sulla notizia più importante: “Per Castellammare ci sono 50 milioni di euro, in particolare rifaremo daccapo la stazione ferroviaria”. Ma alla domanda se l’intervento riguarderà la Circum o le Ferrovie dello Stato, la risposta è stata evasiva. Per saperlo direttamente da De Luca bisognerà attendere una seconda visita, questa volta il ciak è stato difettoso. Certo non si può dire: “Buona la prima”.