L'ironia sottile, le gag e le presentazioni hanno fatto vagamente pensare ad una atmosfera molto americana ma non stiamo parlando della famosa "notte degli Oscar”, bensì della cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2016, tenutasi il 18 aprile 2016, che rimane ancora il premio più importante del cinema italiano nonostante le pesanti critiche ricevute da note maestranze dei cinema italiano.
Quest'anno il premio più importante, ossia il David come miglior film dell'anno, è stato attribuito a “Perfetti Sconosciuti” di Paolo Genovese. Per le altre categorie invece sono due i film che hanno fatto razzie di premi : “Il racconto dei racconti” di Matteo Garrone e “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti.
"lo chiamavano jeeg robot" di Gabriele Mainetti, definito il film dell'anno, caparbio forte ma soprattutto duro nel voler affermarsi come genere nuovo del cinema italiano nonostante le note difficoltà, ha vinto ben 7 statuetta tra cui il premio come miglior produttore a Mainetti e miglior attore protagonista a Claudio Santamaria.
"Il racconto dei racconti" di Matteo Garrone è forse il film meno brillante della sua filmografia ma comunque una riproposta interessante delle fiabe di Giovanbattista Basile in chiave fantasy, un genere poco sviluppato in Italia se paragonato alla commedia o al film d'autore. Sta di fatto che l'Accademia del Cinema Italiano ha deciso di attribuire anche a questo film ben 7 statuette tra cui la miglior regia a Matteo Garrone, migliori effetti speciali e miglior fotografia.
A "La corrispondenza" di Giuseppe Tornatore va invece il David Giovani (premio assegnato dagli studenti di circa 600 scuole in Italia).
E Paolo Sorrentino? Dove è finito il tanto declamato premio Oscar 2014 ? È un caso che "Youth – La giovinezza" abbia vinto due soli premi marginali come miglior musicista e migliore colonna sonora?
In una prima analisi -nemmeno troppo dettagliata- è possibile intuire che il premio oscar sia stato allontanato in modo palese dai riflettori per fare spazio alla commedia tanto amata dagli italiani.
Non è un caso infatti che "Perfetti Sconosciuti" abbia vinto dopo i circa 16 milioni di euro incassati al botteghino, ma questa vittoria ci dovrebbe quanto meno far riflettere sul futuro del cinema italiano e sulla sempre più preponderante presenza del monopolio Medusa tra i reparti votanti ai David di Donatello.