LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Castellammare

Da disoccupata ad imprenditrice, Marianna riscopre la tradizione di famiglia: "Produco pomodori nella terra dei re"

Con il marchio Dama Quisisana, in due anni si è inserita in un circuito di qualità

di Christian Apadula
Da disoccupata ad imprenditrice, Marianna riscopre la tradizione di famiglia:

Con i pomodori e le melanzane del suo orto Marianna è cresciuta. Ora quei pomodori hanno un marchio “Dama ” e sono ricercati nei circuiti dei prodotti tipici, per la qualità e la coltivazione “alla vecchia maniera” come racconta lei stessa. Un modo ereditato dai secoli passati. I suoi antenati erano i coloni che coltivano la terra della Reggia di Quisisana, con la verdura e la frutta dei contadini lì vicino si preparavano i banchetti dei Borbone che trascorrevano a Castellammare lunghi periodi per stare lontano dalle epidemie di peste e respirare l’aria buona. E’ questa la tradizione che Marianna D’Auria ha saputo riscoprire nei momenti di difficoltà. “E’ iniziato tutto per dare una svolta alla mia condizione attuale. Quando sono rimasta disoccupata, ho pensato a quello che avevo. Così è nata l’idea” racconta. Un’idea vincente se si guarda ai numeri in veloce espansione. “Mio nonno ci viveva coltivando la frutta che vendeva al mercato. Da quando non c’è più mio papà ha continuato per orgoglio di famiglia e per non disperdere la tradizione” spiega la giovane imprenditrice. Poi a lei è toccato riportare indietro le lancette del tempo, facendolo ridiventare un lavoro per sé e per chi l’aiuta. E sì perché ora i pomodori che il papà regalava agli amici, lei li vende. Hanno il marchio Dama e un canale di distribuzione. “Mi occupo di tutto io, dal marketing al marchio. Dopo averli coltivati senza prodotti chimici, con palo di castagno li porto in fabbrica. La richiesta è in continuo aumento” dice guardando ai risultati ottenuti. Il primo anno nell’orto del re si producevano cinquemila piantine di pomodori, oggi quindicimila in più di tre ettari di terreno. Tra le eccellenze c’è il recupero della Lampadina, la varietà più antica di pomodori, tipica dei monti Lattari. Oggi di lei e della sua esperienza parla anche Il Mattino. Al secondo anno di produzione, Marianna porta i suoi prodotti in fabbrica. Ma la giovane imprenditrice un sogno ce l’ha: “Vorrei fare un mio laboratorio”. Da Quisisana parte un messaggio, un modo per uscire dalla crisi che in pochi hanno il coraggio di tentare. Marianna e la sua storia dimostrano che tentare si può e ne vale la pena. 


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18-08-2016 15:10:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA