DOMENICA 08 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Da Castellammare a Sorrento record di imprese collegate ai clan, il Prefetto: 'Economia in sofferenza'

Sono 43 le interdittive Antimafia tra l'area stabiese e pompeiana

di Redazione
Da Castellammare a Sorrento record di imprese collegate ai clan, il Prefetto: 'Economia in sofferenza'

Record di imprese in rapporti con i clan da Castellammare alla penisola sorrentina e nel vesuviano, a cominciare da Pompei. La prefettura di Napoli nei primi sei mesi del 2024 ha emesso 120 interdittive antimafia. I settori in cui principalmente operano le aziende raggiunte dal provvedimento sono costruzioni, consulenze e servizi vari, onoranze funebri, servizi ambientali e gestione rifiuti, ma anche commercio, somministrazione alimentari e bevande, settore agricolo, carburanti e strutture alberghiere. I dati sono stati illustrati dal prefetto, Michele di Bari, nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dei vertici delle forze dell'ordine e dei componenti del Gruppo interforze antimafia. Secondo i numeri riferiti, il fatturato delle imprese interdette è pari a 49.909.800 euro.

Per quanto riguarda la collocazione delle aziende interdette, 34 sono nella città di Napoli e 86 nel territorio dell'area metropolitana di cui 42 nell'area meridionale nei Comuni di Pompei, Castellammare di Stabia e penisola sorrentina; 23 nell'area di Giugliano; 18 nell'area nolana; 3 nell'area flegrea e isole. Nell'ambito dell'attività di prevenzione antimafia, la prefettura di Napoli ha altresì avviato 338 istruttorie per lavori finanziati con fondi Pnrr dedicati a progetti di rigenerazione urbana e Piani urbanistici integrati. Nel corso del primi sei mesi dell'anno, inoltre, il Gruppo interforze ha effettuato 16 accesi ispettivi in cantieri con particolare attenzione a lavori edili (73 per cento) e al settore della logistica e trasporti (27 per cento) finalizzati alla prevenzione dell'infiltrazione mafiosa, alla tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro e al contrasto al lavoro nero.

"Nel nostro territorio abbiamo numeri che, a mio giudizio, sono importanti e che superano di gran lunga le altre province della Campania. Il contesto economico dell'area metropolitana di Napoli sta vivendo un momento di sofferenza e noi dobbiamo avere grande attenzione verso l'economia reale, leale e di libera concorrenza assicurando la legalità e portando alle luce le opacità che è giusto siano eliminate". Così il prefetto di Napoli, Michele di Bari, in occasione della presentazione dei dati relativi all'attività di prevenzione antimafia messa in campo nei primi sei mesi del 2024, nei quali la Prefettura ha emesso 120 interdittive antimafia. Il prefetto ha posto l'accento sulla "valorizzazione" dello strumento degli accessi ispettivi ai cantieri a seguito dei quali "spesso sono riscontrate diffuse illegalità". Altro strumento di contrasto all'illegalità che la Prefettura sta favorendo è la stipula di protocolli di legalità. "In questi mesi ne abbiamo già sottoscritti tre - ha sottolineato il prefetto di Bari - e altri quattro sono in fase istruttoria. Sono uno strumento che consente di avere una maggiore attenzione su determinate attività tra cui la sicurezza sui luoghi di lavoro. Ritengo siano uno strumento importante e anche indice della presenza di collaborazione istituzionale tra pubblico e privato e ci consente di conseguire notevoli risultati". Nel concludere il prefetto ha evidenziato che "a fronte delle 120 interdittive, ci sono migliaia di altre imprese che sono iscritte nella white list e dunque c'è un patrimonio di imprese che sono pulite, che rispettano determinati canoni di legge".


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26-07-2024 09:52:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA