Da Castellammare a Napoli per protestare contro la Buona scuola. Hanno aderito tutti gli studenti delle scuole superiore stabiesi alla manifestazione contro gli stage in azienda che si trasformano in sfruttamento o perdite di tempo. Promossa dall'UdS "contro lo sfruttamento in alternanza, per l'abolizione della buona scuola, per un'istruzione gratuita e di qualità". Migliaia di ragazzi, provenienti dagli istituti di varie città campane, hanno sfilato in corteo da piazza Garibaldi, diretti al palazzo della Giunta Regionale in via Santa Lucia. Tra gli striscioni presenti nel corteo, quelli degli studenti medi di Napoli, Salerno e Castellammare.
"Vogliamo rompere le catene dello sfruttamento - spiega Marco Galatro, membro dell'Unione degli Studenti della Campania -per questo oggi siamo scesi in piazza con le tute blu e ci siamo appellati alle lavoratrici e ai lavoratori". "Paghiamo per andare a scuola - precisa Arianna Antonilli, dell'Uds di Napoli - per comprare i libri, il materiale scolastico, il contributo volontario che spacciano per obbligatorio, i trasporti. Ora paghiamo anche per svolgere l'alternanza".
"Nella mia scuola - racconta Alfonso Romano, rappresentante di istituto del Liceo Caccioppoli di Scafati - abbiamo fatto approvare, dopo aver discusso nelle assemblee a scuola, lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti in alternanza. Siamo riusciti a fare in modo che l'alternanza diventi veramente una metodologia didattica, con lo Statuto decideremo noi sui nostri progetti". "Il governo regionale - dice Gigi Cannavacciolo, coordinatore regionale dell'UdS Campania - negli ultimi mesi ha realizzato manifesti spot sul suo lavoro per gli studenti.
Queste misure sono insufficienti e rappresentano soltanto mere bugie a scopo propagandistico".