Chiuso da quando lo Stato ha vinto la sua battaglia contro Aniello De Rosa. Confiscato al commercialista stabiese accusato di usura al fianco degli uomini dei D’Alessandro, ospiterà il primo sportello anti racket a Castellammare. Con un decennio di ritardo rispetto a città come Ercolano o Portici, sapranno a chi rivolgersi i commercianti e gli imprenditori che subiscono estorsioni o finiscono nelle mani degli usurai. Il sindaco Tony Pannullo e il suo vice Andrea Di Martino hanno consegnato, oggi pomeriggio, un locale di fronte alla Cassa Armonica all’associazione Sos Impresa. Si tratta di rendere operativa una decisione assunta prima del voto dal commissario prefettizio che ha guidato il comune dopo lo scioglimento anticipato dell’amministrazione Cuomo. Il locale a Piazza Umberto, ad ungolo con il lungomare, è solo uno dei beni che sono stati sequestrati al commercialista stabiese, che finì nel 1998 in un processo con l’accusa di avere partecipato con il notaio Bellone e uomini della cosca di Scanzano, tra cui Renato Raffone detto Battifredo, ad un’organizzazione che avvalendosi della forza economica dei professionisti e di quella del terrore degli uomini di Scanzano, ha messo in ginocchio chi aveva chiesto loro prestiti o sottoscritto cambiali. Oggi proprio in una proprietà, che per i magistrati è stata il risultato di attività di usura e racket, troverà la sua sede l’associazione napoletana che arriva a Castellammare portando sostegno a chi è in difficoltà e un messaggio di legalità nei confronti di quanti hanno sempre preferito chiudere gli occhi. “In questo modo diamo seguito all’impegno che avevamo sottoscritto nel corso della campagna elettorale con le associazioni antiracket e antiusura attive sul territorio cittadino e che avevano chiesto espressamente di dare seguito alla delibera sottoscritta dal commissario straordinario per dotare la città del primo circolo della legalità. Inoltre abbiamo concordato la possibilità di avere ospite a Castellammare il prefetto Domenico Cuttaia, attuale commissario straordinario del governo per le iniziative antiracket e antiusura ” spiega il sindaco Tony Pannullo. All’incontro, di oggi pomeriggio a Palazzo Farnese, oltre al sindaco erano presenti Andrea Di Martino (vicesindaco), Luigi Cuomo (presidente nazionale SOS Impresa), Aldo Cimmino (presidente SOS Impresa Napoli) e Giorgio Baiana (dirigente SOS Impresa Campania). Un simbolo di speranza dopo che, pochi mesi fa, una pescheria è stata danneggiata da una bomba carta e da allora la sua saracinesca non si è più rialzata.