GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




Il caso

Crolli a Pompei, la Procura apre un'inchiesta su una regia occulta. Osanna: "Non ho sospetti"

Indagini dei magistrati di Torre Annunziata in seguito alle tensioni tra sindacati e soprintendente

di Redazione
Crolli a Pompei, la Procura apre un'inchiesta su una regia occulta. Osanna:

"Non ho alcun sospetto, mi limito alla constatazione di una coincidenza tra le tensioni sindacali e questo danno interno agli Scavi; attendo i risultati delle indagini che mi auguro portino a conclusioni negative, visto le considerazioni che da più parti sono girate in questi giorni". Così Massimo Osanna, soprintendente degli Scavi di Pompei, in relazione al crollo del muretto nella Regio I avvenuto nei giorni scorsi. Un crollo avvenuto in un momento di forti tensioni tra la soprintendenza ed alcune sigle sindacali autonome.
Sulla città antica, dichiarata patrimonio dell'umanità, vi sono anche le ombre di un'inchiesta aperta dalla Procura di Torre Annunziata, in seguito allo scontro tra Unsa-Flp e Soprintendenza. Le tensioni sono nate su una vertenza annosa riferita ai luoghi di lavoro, ancora oggi contenenti amianto, sottolineano i rappresentanti sindacali, e ai carichi di lavoro giudicati pesanti. Ai sindacati non è andato giù che Osanna abbia impiegato personale diverso dai custodi per tenere aperte alcune domus durante un'assemblea dei lavoratori e per questo lo hanno denunciato. Osanna, a sua volta, ha accusato i sindacati di atteggiamenti ricattatori. "Non intendo però di aver subito minacce o ritorsioni - spiega il soprintendente all'ANSA - ma solo atteggiamenti, nell'ambito dei ruoli, quando mi è stato chiesto di revocare un provvedimento relativo all'accorpamento di un sito. Anche la polizia mi ha chiesto se alludessi a qualcosa di più grave. Assolutamente no".
Si prepara un'altra assemblea - il 9 febbraio, quando arriverà il ministro Franceschini col commissario Ue Cretu - che comporterà un insufficiente numero di custodi in servizio. Come affronterà l'emergenza annunciata? "Come ho fatto finora. Farò di tutto per aprire il sito" afferma Osanna che aggiunge: "Tutti i giorni i dipendenti dell'Ales hanno delle case assegnate per la custodia. Sono gli stessi custodi a dare loro il compito della domus da vigilare. Talvolta non mi fanno nemmeno sapere quanti sono".
Cosa accade ai siti restaurati con il Grande Progetto Pompei? Si è pensato alla necessità di provvedere a una loro manutenzione ordinaria? "Sì, un programma di manutenzione è già in corso sui cantieri del Grande Progetto Pompei, proprio per evitare che restino aree abbandonate per lungo tempo e alle quali poi bisogna mettere mano in emergenza. A tale scopo sono stati rinnovati i contratti ai giovani operai dell'Ales che lavorano alla manutenzione ordinaria" risponde Osanna.
Intanto si sblocca la vicenda della messa in sicurezza della Regio I. La scelta della ditta da parte della Soprintendenza, che un anno fa espletò il bando, era corretta. Lo ha sentenziato il Tar Campania che ha in questo modo sbloccato l'avvio dei lavori nell'area interessata - venerdì scorso - dal crollo di un muretto nella Casa del Pressorio di Terracotta. I tempi della burocrazia hanno contribuito al danno all'immagine della Pompei per la quale Osanna sta lavorando. 


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31-01-2017 18:38:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA