Li hanno ritrovati tutti. Tutti morti. Anche i due bambini di otto e undici anni che dormivano nel loro lettino quando gli è crollata addosso la casa. Dopo una notte di tragedia e di scavi senza tregua recuperate le salme di un crollo che ha sepolto due famiglie e un'anziana sarta che fino all'ultimo si è sperato non fosse sotto le macerie. Il primo corpo ad essere tirato fuori dalla montagna di detriti è stato quello di Giacomo Cuccurullo, architetto del comune di Torre Annunziata. Mentre l’hanno estratto i soccorritori hanno alzato dei teli bianchi per nascondere allo sguardo dei molti presenti la crudeltà di questa tragedia cominciate alle sei di mattina. Poi dopo pochi minuti è toccato alla moglie Edy Laiola, sindacalista della Cgil fare lo stesso viaggio. Il terzo corpo estratto dalla montagna di macerie è quello di Marco, il figlio della coppia di 25 anni. Nella notte i vigili del fuoco sono riusciti ad arrivare più giù, in profondità dove erano finiti moglie e marito con i loro bambini piccoli. Pasquale Guida, Anna e i figli Francesca e Salvatore ora sono come gli altri all'obitorio del San Leonardo a Castellammare in attesa dell'autopsia.
In mattinata l'ultima brutta notizia, l'anziana sarta che si pensava potesse essere uscita di casa in tempo per salvarsi è stata ritrovata. Accomunata dallo stesso tragico destino delle altre sette vittime. Pina Aprea, 65 anni, che viveva da sola nello stabile, ieri non è uscita a correre abbastanza presto come faceva tutte le mattine. Quando alle 6 e 25 il palazzo è venuto giù, lei è stata inghiottita come tutti gli altri.
La Procura ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di crollo colposo. I lavori, se fatti male, potrebbero aver causato danni alla statica del palazzo determinando il crollo del terzo e quarto piano.
La morte li ha colti probabilmente nel sonno.
Si è salvata miracolosamente Imma, la sorella di Anna Guida, che abita nell'appartamento adiacente a quello della sorella al terzo piano. Quando ha aperto la porta di casa - raccontano i testimoni - non ha trovato più le scale ed è fuggita per mettersi in salvo con la sua famiglia. La sua fortuna è stata quella di abitare l'ala del palazzo che ha resistito al crollo.
Il boato che ha cancellato di colpo la palazzina di rampe Nunziante è avvenuto alle 6,25. Subito si è messa in moto la macchina dei soccorsi con i vigili del fuoco, accorsi da tutta la Campania, ma anche da Roma e dalla Toscana, a scavare a mani nude tra le macerie per tutta la giornata sotto un sole implacabile nella speranza di recuperare qualche sopravvissuto.
Si è lavorato per tutta la notte nel tentativo di trovare e recuperare i dispersi con l'aiuto dei gruppi elettrogeni e delle torri faro. Ad assistere alle operazioni - durante le quali i soccorritori hanno utilizzato anche speciali sonde ed unità cinofile - una folla di parenti e amici che per tutta la giornata sono rimasti ai margini dell'area del crollo cercando di interpretare i movimenti dei soccorritori nella speranza di un buon esito del loro lavoro. Per quei parenti ora è il tempo del dolore. A lutto tutta Torre Annunziata che adesso si chiede se questa strage poteva essere evitata.