Aria di maretta in casa Juve Stabia, che dopo aver accarezzato con Colucci in panchina anche il sogno palyoff, è in caduta libera dal 29 gennaio data dell'ultima vittoria in campinato ottenuta sul campo della Viterbese.
Da allora in 5 gare la squadra del patron Langella ha messo in cascina la miseria di un solo punto (pareggio interno con il Taranto) e rimediato quattro sconfitte due esterne Picerno e Foggia e due al Menti contro Crotone e Catanzaro.

Quello che deve far riflettere dopo la batosta di ieri contro la capolista, non è tanto la sconfitta in se e per se, che visto il valore dell'avversario ci può stare, quanto tutto la situazione a contorno delle vespe, tipo l'ambiente che circonda la squadra e la lontananza della società dalla quotidianità cittadina e sportiva, meccanismi imprescindibili nella gestione di una club.
Una situazione che visto l'andazzo, può portare alla fine i gialloblù a dover lottare per mantenere la categoria.

Castellammare è una piazza difficile, competente e che negli ultimi anni è stata abituata bene grazie ai tanti campionati fatti in serie B; un ambiente che ha bisogno di manager esperti, introdotti, rispettati e dal curruculum forte, senza zone d’ombra e scie di inadempienze varie lasciate alle loro spalle nei passaggi (brevi) dei vari club dove hanno lavorato (male?).
I Langella devono evitare mezze figure scolorite e di dubbia capacità, come dimostrano certe operazioni recentissime (arrivo di Pochesci) fatte. 

Se ne sono accorti i tifosi, che dopo aver incoraggiato la squadra per 90 minuti per la prima volta in questa stagione, si sono lasciati andare ad un coro che la dice tutta, quel "Meritiamo di più", deve far riflettere Langella, fresco consigliere di Lega.
Il grido accorato deila Sud, sempre a fianco della società, è una richiesta chiara al presidente di prendere in mano in prima persona la situazione, e fare subito e senza idugio alcuno le scelte sia societarie che tecniche necessarie, così da condurre in porto tranquillamente questo campionato di transizione, lasciando che la città possa in futuro essergli a fianco come merita.