Giornata decisiva quella odierna per smussare le posizioni fra M5S e PD e provare a presentarsi domani da Mattarella con un’intesa di massima su cui poi sviluppare il programma di legislatura del nuovo esecutivo Giallo-Rosso, e con anche il nome del Premier cui affidare l’incarico.
Non dovesse andare in porto l’intesa è molto probabile che Mattarella dia un incarico a persona di sua fiducia per traghettare il Paese a nuove elezione ed evitare l’esercizio provvisorio e l’aumento dell’Iva al 25%.
Dicevamo che fra i nodi da sciogliere resta quello legato al nome del primo ministro che in casa pentastellata è quello di Giuseppe Conte, mentre Zingaretti e i suoi chiedono discontinuità con i renzinai invece disponibile al Conte bis così come una parte della base.
Nel pomeriggio intanto dovrebbe esserci un nuovo incontro tra Pd e i capigruppo M5S D'Uva e Patuanelli.
Così mentre i Dem sono riuniti in conclave al Nazareno vengono dati in arrivo a Roma Grillo e Casaleggio, anche per tenere compatti deputati e senatori visto che alcuni parlamentari vicini alla Lega, con in testa Paragone, stanno valutando se restare nel Movimento in caso accordo con il PD.
Salvini e i suoi aspettano convinti che alla fine il rapporto con i Cinque Stelle si può recuperare, come ha dichiarato il ministro Centenaio.
Intanto lo spread btd-bund ritorna sopra i 200 punti base.