LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




L'intervento

Covid, i giovane i più contagiati con la variante inglese

Il parere: 'La maggioranza ignora le restrizioni'

di Redazione
Covid, i giovane i più contagiati con la variante inglese

Riceviamo e volentieri pubblichiamo intervento del dottore Amleto Vingiani Ciò che rende davvero intollerabili queste infinite settimane di negozi chiusi, di vie serali deserte, di progetti saltati e di attività al tracollo non è la durata, è la speranza continuamente frustrata. Si tollera la privazione se si vede la luce in fondo al tunnel, non si sopporta ricominciare daccapo dopo che si era sperato tutto finisse. Doccia fredda dopo l’estate poi ancor peggio dopo Natale ed ora pare che tutto vada peggio che all’inizio mentre ci avevano assicurato che stava finendo… I numeri che si vedono in questi giorni sono da record, stiamo tornando alle cifre dell’autunno. Che sia una cosa seria ce lo dicono le occupazioni dei posti letto in ordinario ed in rianimazione, le file dim ambulanze fuori dagli ospedali. Ed i morti giornalieri, quelli a cui nessuno fa più caso perché ci si abitua anche all’atroce. Si vorrebbe sfogare la rabbia e la frustrazione su chi aveva assicurato, che ci aveva fatto sperare, ma va così un po’ dappertutto, da noi, in Italia, in Europa. Ora però si è capito chi affermava sciocchezze quest’estate e chi diceva il vero. E’ davvero straordinaria la discrepanza di questi giorni tra ciò che accade e quello di cui si dibatte. Nella stampa nazionale ed anche regionale è grandissima l’attenzione a Giovani e Scuola. Sono altissimi i lamenti per la discriminazione dei Giovani, definiti untori ed indifferenti alle sorti di chi è più anziano. Ancor più alti i lamenti sulla chiusura della Scuola che, si afferma, finirà per creare una tara gravissima su una intera generazione, quella stessa generazione a cui si sta togliendo la crescita, la socialità, l’umanizzazione. Tanta passione e dolore per la mancata crescita dei nostri ragazzi ci sembra però abbia una certa cecità per l’attuale drammatico contesto epidemiologico e per i fatti descritti dai numeri. Il recente Report dell’Istituto Superiore di Sanità ci mostra che, con i primi giorni di febbraio, la curva di incidenza di malattia nella fascia di chi ha meno di 20 anni ha superato quella delle fasce di chi ha più di 20 anni. Quella che era una malattia per adulti sta diventando una malattia soprattutto dei giovani. Negli ultimi 30 giorni quasi il 20% di tutti i casi segnalati è nella fascia 0-18 anni. E con l’aumentare dei numeri crescono le forme gravi anche tra i ragazzi. La verità è che oggi siamo al 70-80% di variante inglese avviandoci al 100% perché è più contagiosa, ha un carattere selettivo molto forte e colpisce di più i giovani. Perché? Questo virus variato ha una maggiore affinità per il recettore cellulare ACE2 e questo lo rende in assoluto più contagioso; i ragazzi hanno minor espressione di questo recettore ( e questo li ha protetti finora) ma con un virus ad alta affinità questo non vale più ed ecco allora la diffusione del Covid anche tra loro. Ma perché sono addirittura più infettati degli adulti? La risposta non è biomolecolare ma sociologica. Come negare che i ragazzi con la spensieratezza propria della loro beata età se ne infischino delle norme severe e facciano il possibile per vivere appieno? Mettendo da parte ogni ipocrisia tutti abbiamo visto, a fianco a ragazzi attenti e prudenti, una gran maggioranza di ragazzi a braccetto con mascherine calate se non assenti. Ed ecco allora che il virus, che ora ha affinità anche per i giovani, ha gran diffusione tra chi non è attento a prevenirla. Per quanto concerne le Scuole poi, sono ormai numerosi gli studi clinici che in ogni nazione hanno dimostrato una correlazione tra riapertura e risalita delle curve di incidenza del Covid. Insomma: il problema Giovani è concreto ed ha basi molecolari e sociologiche. Senza bende ideologiche occorre guardare negli occhi i fatti. La soluzione è unica e non comporta restrizioni particolari per i ragazzi: vaccinarci tutti e quanto prima possibile, cercando di battere sul tempo il virus che produrrà sempre nuove varianti finalizzate alla sua sopravvivenza. Ma questo è un altro capitolo. Amleto Vingiani
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13-03-2021 10:32:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA