GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




la domanda

Coronavirus, la domanda dei guariti: dottore, ma posso ammalarmi di nuovo?

Dubbi e paure di chi è uscito dall'inverno del Covid-19

di Antonio De Felice
Coronavirus, la domanda dei guariti: dottore, ma posso ammalarmi di nuovo?

La paura più grande è quella di potersi ammalare di nuovo, dopo tutte le sofferenze passate in ospedale, magari in terapia intensiva.
E poi li spaventa il ritorno al lavoro, cosa succederà una volta guariti: sono le preoccupazioni raccolte tra i malati dai medici specializzandi della Statale di Milano, che lavorano nel Centro operativo entrato in funzione da lunedì all' ospedale Buzzi di Milano.
Il loro compito è monitorare i pazienti dimessi dall'ospedale finché non risulteranno negativi al tampone.
Finora sono 5 i medici impegnati in questa attività, ma da domani se ne aggiungeranno altri due visto il numero di persone in aumento da seguire. Ognuno di loro ne segue circa una trentina. Per ora stanno seguendo pazienti segnalati dall'ospedale Sacco, Fatebenefratelli e Medicina del lavoro, ma presto arriveranno da altri ospedali. Si tratta di persone dimesse dalla terapia intensiva e dall'ospedale, o che sono andate al ProntoS soccorso e sono risultate positive, o operatori sanitari entrati in contatto con casi positivi.
Ognuna di queste persone è a casa propria e deve farsi alcune misurazioni, due volte al giorno.
"Il nostro compito è di monitorare il loro stato, chiamandoli due volte al giorno per sapere qual è la loro temperatura corporea, la pressione, la frequenza respiratoria anche sotto sforzo e cardiaca rilevata attraverso un saturimetro che gli è stato dato in ospedale", spiega uno degli specializzandi.
Se un parametro supera una certa soglia, il medico specializzando informa l'infettivologo, che indica come fare un controllo più mirato del paziente. "Non gestiamo l'emergenza - continua - ma ci troviamo a dover dare anche un'assistenza psicologica a questi malati, che ci raccontano come stanno, i loro timori e paure. Ci chiedono anche quanto durerà tutto questo, cosa ne pensiamo. Con ognuno di loro parliamo circa 20-30 minuti per volta soprattutto nei primi contatti".
Da oggi, nell'elenco di domande che devono fargli, ne sono state inserite alcune di tipo psicologico, per individuare chi ha bisogno anche di un'assistenza di questo tipo.

 


Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

26-03-2020 19:01:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA