LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




La storia

Coronavirus, Giuliana De Sio allo Spallanzani: accusata del contagio nel casertano

L'attrice: 'Non ho più voce, solo dolore e solitudine'

di Redazione
Coronavirus, Giuliana De Sio allo Spallanzani: accusata del contagio nel casertano

"Questa felicità non c’è più. Sono stata in silenzio anche perché non avevo voce né parole per la mia narrazione dell’orrore”. Giuliana De Sio usa parole forti per raccontare la sua esperienza da contagiata dal coronavirus. L'attrice informa i suoi fan su Facebook di essere in isolamento da due settimane all’ospedale Spallanzani di Roma per aver contratto il coronavirus “con annessa polmonite in tournée a metà febbraio”. Un'energia che stenta a tornare anche ora che è al terzo tampone negativo. “Nemmeno adesso ce l’ho - continua - spero che in un secondo tempo troverò le parole e l’energia per descrivere l’invivibile e l’impensabile che mi torturano da settimane”. Intanto, però, il suo annuncio ha avuto l'effetto di un riflettore che si è acceso nel casertano. Il sindaco, Antonio Mirra, di Santa Maria Capua Vetere pensa che, a contagiare i suoi cittadini, sia stata l'attrice. Il coronavirus, nella sua città, ha fatto una vittima e poi ci sono 10 persone positive al Coronavirus di cui 9 appartenenti a tre famiglie, in buona e discreta salute. "La ricostruzione dei contatti spetta all’Asl, ma faccio notare che Giuliana De Sio ha contratto il virus a metà febbraio ed è stata al teatro Garibaldi a Santa Maria Capua Vetere il 24 febbraio". Il sindaco spiega che durante lo spettacolo erano presenti sia il paziente 1 che il paziente 2 da cui è partito il contagio. "La mia idea è che quando un cittadino è positivo, specie un personaggio pubblico, deve comunicare subito la sua positività per permettere ai cittadini e alla Asl di ricostruire la rete dei rapporti. La mia città vive un momento difficile e non voglio attribuire responsabilità, ma i dati sono che lo spettacolo della De Sio è stato il 24 febbraio e che i pazienti si sono sentiti poco bene tra fine febbraio e i primi di marzo". Il sindaco spiega che il 6 marzo si è avuta notizia dalla Asl dei pazienti, ma non si riuscivano a trovare punti di contatto, fino a quando non è stato letto il post della De Sio, poi conclude: «Vedremo se qualcuno aveva dei doveri e non li ha rispettati, mettendo a rischio spettatori che si sono fatti magari dei selfie con l’attrice e chi ha lavorato sul palco».
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16-03-2020 17:00:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA