Un Paese è veramente democratico quando tutti i dati sono pubblici. All' Università di Salerno si rilancia la trasparenza. Da Agid a Ancitel, dall'Istituto Italiano Open Data agli Stati Generali dell'Innovazione, da Cittadini Reattivi agli studenti di Diritto di Accesso civico, il progetto di didattica sperimentale per la comunicazione pubblica, il coro è unanime: "l'apertura dei dati è vitale per la democrazia italiana e per creare servizi a misura dei cittadini e le norme all' interno della riforma della PA sul Freedom Information Act rallentano anziché favorire il processo di trasformazione della burocrazia italiana in casa di vetro".
Il giudizio è emerso nel corso delle iniziative organizzate dall' Ateneo salernitano per celebrare l' "International Open Data Day", la giornata internazionale sui dati aperti per promuovere la cultura del libero accesso ai dati pubblici per garantire la trasparenza amministrativa e il loro riuso per scopi d'impresa.
I lavori si sono svolti nell'Aula Magna del Dipartimento Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione e sono stati introdotti da Daniela Vellutino, promotrice dell'iniziativa e docente di Comunicazione pubblica e linguaggi istituzionali, che da anni cura il progetto di didattica sperimentale per la comunicazione pubblica "Diritto di Accesso Civico".
Per la professoressa Vellutino "centrale il ruolo del monitoraggio civico, la collaborazione tra enti e società civile che insieme possono individuare strumenti per accedere alle informazioni pubbliche al servizio dei cittadini, dei comuni e delle imprese".
Secondo Gabriele Ciasullo, dell' Agid (Agenzia per l' Italia digitale) "le prossime linea guida per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico terranno conto della Direttiva Europea PSI già recepita nella normativa nazionale. Al momento si sta lavorando al catalogo dei dati, al catalogo dei servizi e al repertorio nazionale dei dati territoriali italiani".
Per Rosy Battaglia, giornalista freelance e promotrice del movimento Cittadini reattivi "ai giornalisti il diritto di accesso civico consente di poter aver dati dalle PA e fare le loro inchieste. Per questo non va ristretto".