GIOVEDÌ 26 DICEMBRE 2024




Il verdetto

Con l'emergenza rifiuti tassa ridotta del 40%, la Cassazione concede lo sconto a chi paga

La sentenza rischia di innescare una valanga di richieste tra Napoli e Provincia

di Redazione
Con l'emergenza rifiuti tassa ridotta del 40%, la Cassazione concede lo sconto a chi paga

Sacchetti in strada e tassa che sale alle stelle. La foto di quello che chi vive in provincia di Napoli ha subito per anni. Ma ora la Cassazione dà ragione a chi ha sborsato centinaia di euro per un decennio vedendo attorno a sé solo cumuli di immondizia. Tarsu ridotta del 40 per cento per i cittadini e le imprese che a causa dell'emergenza rifiuti, indipendentemente dalla responsabilità o meno dell'amministrazione comunale, subiscono un disservizio "grave e protratto" nella raccolta. Arriva ad emergenza ormai chiusa una sentenza destinata però ad innescare una pioggia di richieste da parte dei contribuenti all’ombra del Vesuvio.
Una sentenza che crea dunque un precedente e rischia di innescare un terremoto nazionale di battaglie legali per avere uno sconto sulla tassa dei rifiuti in caso di disagi determinati da un servizio inefficiente. Lo ha deciso la Cassazione dando ragione all'hotel 'Britannique' di Napoli, uno dei più rinomati alberghi della città, al quale era stata negata la riduzione perchè il Comune non aveva colpa se i sacchetti restavano in strada.
Non sono servite a nulla le argomentazioni utilizzate dal comune di Napoli per difendersi dalla valanga di contenziosi che si potrebbe innescare in un decennio di emergenza rifiuti.
Nel controricorso, il Comune di Napoli ha obiettato che il requisito della "imprevedibilità" del disservizio era evidente dato che "l'intera materia e le connesse competenze decisionali erano in capo al commissario straordinario, articolazione della presidenza del Consiglio dei ministri, e che il Comune di Napoli certamente non avrebbe potuto prevedere che gli impianti di raccolta Rsu, di competenza del commissario straordinario, si sarebbero saturati a causa del mancato completamento del ciclo di lavorazione dei rifiuti alla termovalorizzazione".
I magistrati sono stati di parere contrario facendo cadere il castello della “imprevedibilità”. Ad avviso della Cassazione, "la tesi non è convincente perchè incentrata su un requisito, quello di 'non prevedibilità' e 'non prevenibilità' dell'evento costituito dalla protratta disfunzione, estraneo alle fattispecie che danno titolo alla riduzione della tassa". "Tanto più che - rileva il verdetto - la Tarsu viene introitata, pur in regime di commissariamento del servizio, dall'amministrazione comunale". 


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27-09-2017 19:26:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA