A meno di 90 giorni dalle prossime elezioni amministrative previste il 5 giugno, a Gragnano i protagonisti più o meno diretti scaldano i “loro motori” per quella che si preannunzia essere una turnata elettorale tra le più difficili ed incerte degli ultimi anni. Anche questa settimana voci informate narrano di una serie di incontri, in particolare in area centro-destra, dove il nome dell’ex Sindaco Michele Serrapica è ormai quello più presente e ricorrente. Se fino però alla scorsa settimana il centro-destra sembrava tuttavia spaccato, un recente incontro nel quale hanno partecipato Franco Zagaroli, lo stesso Serrapica, l’ex assessore Francesco Paolo De Rosa, il capo gruppo Forza Italia Aniello D’Auria, ed alcuni altri personaggi della politica locale, sembrerebbe aver gettato le basi sulla volontà di compattare le forze ed individuare un candidato comune. L’ex Presidente del Consiglio comunale Giovanni Sorrentino, tra i candidati più forti nelle ultime amministrative gragnanesi, molto vicino al Consigliere regionale Sommese, non ha partecipato all’incontro, e non si esclude una iniziativa in area centrista di adesione al Gruppo Gragnano Popolare, a cui strizza gli occhi lo stesso Sindaco uscente Paolo Cimmino. Inizia intanto a muoversi anche il ViceSindaco uscente Alberto Vitale, che sembrerebbe già strutturare una sua lista civica, vicina naturalmente alla candidatura di Cimmino. Al momento c’è silenzio invece da parte di un altro ex Sindaco gragnanese Annarita Patriarca, un silenzio che quasi certamente nasconde strategie di azione che usciranno allo  scoperto di qui ai prossimi giorni.  Si segnalano incontri anche nel centro sinistra, dove la figura di Silvana Somma pare sempre più riconfermata alla candidatura a Sindaco con il sostegno naturalmente dal Partito Democratico. Ad animare intanto questa concitata fase di dialettica politica, sempre fonti ben informate, narrano di prime missive anonime inviate la scorsa settimana ad alcune testate giornalistiche e forze dell’ordine con l’intento di attirare l’attenzione verso controlli sulle prossime elezioni con l’invito a vigilare su di esse. La firma era quella del Movimento 5 stelle, che tuttavia ha prontamente smentito e denunciato  l’iniziativa. Accadimenti del genere, come avvenuto anche in passato in quel di Gragnano, non fanno altro evidentemente che destabilizzare l’ambiente politico locale, dal quale, fino a quando non si avrà chiaro e definito il meccanismo di alleanze, ci si può aspettare qualsiasi sorpresa: da alleanze bipartisan, a nomi completamente nuovi, a rotture di accordi pre-esistenti che porteranno a singole corse elettorali.