Le chiavi di ristoranti e bar sulla scrivania del sindaco di Ercolano. Flash mob e proteste un po' in tutte le città da Torre del Greco al resto del Vesuviano. A Pompei cartelli con il messaggio esplicativo: "Siamo a terra". E ad Ercolano una rappresentanza dei commercianti, che ieri hanno manifestato per le strade della città, ha voluto consegnare le chiavi del loro esercizio commerciale al sindaco Buonajuto. Contrario alle ultime decisioni del governo di chiudere alle 18 i locali il primo cittadino ha dichiarato la sua vicinanza alle categorie a rischio fallimento e licenziamenti. "Un gesto simbolico, ma che sottolinea lo stato di difficoltà che stanno vivendo commercianti e imprenditori, dopo l’entrata in vigore del nuovo Dpcm. Non vorrei che la crisi economica e sociale possa creare più danni del Covid19. L’ultimo provvedimento del Governo ha interessato una serie di attività commerciali che, all’indomani del lockdown, erano state obbligate a sostenere investimenti per adeguare le loro strutture. Sforzi e risorse che al momento appaiono inutili. Non è giusto che gli onesti paghino le stesse conseguenze di chi non se ne è fregato nulla". A Torre del Greco, invece, una cinquantina di persone ha preso parte, ad una manifestazione di protesta organizzata a piazza Santa Croce. In strada per lo più giovani, mentre i commercianti (tra i più colpiti dalle nuove restrizioni) hanno preferito non aderire all'iniziativa. L'iniziativa ha visto intervenire ai microfoni sistemati in piazza attivisti delle realtà giovanili di alcuni partiti cittadini e gli aderenti alla Casa del popolo. Striscioni sono stati sistemati all'esterno della vicina basilica: ''Il Covid si può affrontare senza morire di fame'' si legge su uno di essi; ''Emergenza sanitaria, emergenza sociale: diritto alla salute e reddito per tutte e tutti'' è scritto su un altro.
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