GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




L'inchiesta

Cocaina dalla Calabria a Torre Annunziata, Tamarisco il regista

Inchiesta della Guardia di Finanza

di Redazione
Cocaina dalla Calabria a Torre Annunziata, Tamarisco il regista

Cocaina dalla Calabria a Torre Annunziata e nell'agro nocerino sarnese. Domenico Tamarisco faceva da ponte tra le cosche torresi e quelle calabresi.

La Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di otto persone, delle quali sei in carcere e due agli arresti domiciliari, ritenuti responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e altri correlati. Tra questi spicca la figura di Domenico Tamarisco, ras dei Nardiello e sottoposto a sorveglianza speciale a Scalea, in Calabria.

Le indagini sono partite da alcuni eventi delittuosi accaduti a Nocera Inferiore, quando furono esplosi alcuni colpi di arma da fuoco contro l'abitazione del figlio di una persona, sospettata di ricoprire un ruolo apicale nell'ambito della criminalità organizzata dell'agro nocerino - sarnese, all'epoca dei fatti sottoposto all'obbligo di dimora al “Parco Roma” di Scalea.

Le indagini hanno consentito di ipotizzare l'esistenza di un gruppo delinquenziale, dedito alla commercializzazione di sostanze stupefacenti, capeggiato da Domenico Tamarisco. L'indagato oplontino si sarebbe posto quale elemento di collegamento tra soggetti riferibili a clan di Torre Annunziata ed altri affiliati a cosche calabresi operanti nel reggino, con lo scopo di reperire ingenti partite di cocaina, a prezzi di "favore", da trasferire in Campania.
In particolare, TAMARISCO, nonostante la misura di prevenzione personale, si sarebbe servito di sodali calabresi conosciuti durante la sua permanenza a Scalea, in modo particolare di ROVITO Gianluca e SANTAGADA Pietro, per essere scortato a summit organizzati in Campania, con esponenti della criminalità dell'agro-nocerino, oplontini e partenopei, con i quali avrebbe intrattenuto illeciti affari.

Sempre secondo l'ipotesi accusatoria, da riscontrarsi nel proseguo delle indagini e dell'eventuale giudizio, la struttura del gruppo criminale avrebbe previsto un'articolata e rigida ripartizione di compiti tra i partecipanti, tra i quali TAMARISCO Domenico avrebbe ricoperto una posizione di vertice e di coordinamento dell ' attività dei sodali, occupandosi dell'approvvigionamento della droga, mentre i calabresi ROVITO e SANTAGADA ed il nocerino MAIORINO si sarebbero occupati del trasferimento dello stupefacente dalla Calabria al territorio campano.


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13-06-2023 22:42:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA