GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




Fiori e racket

Clan Cesarano, manette e mazzette all'ombra del mercato dei fiori

Un secolo di carcere per 14 affiliati alla cosca di Ponte Persica

di Redazione
Clan Cesarano, manette e mazzette all'ombra del mercato dei fiori

Easy Mail, l’inchiesta della Dda di Napoli che già un anno fa costò il 41bis a Nicola Esposito, reggente del clan Cesarano, chiude la sua seconda fase con oltre un secolo di carcere per 14 affiliati alla cosca del boss di Ponte Persica. Ma a conti fatti il ‘secondo grado’ regala al clan soprattutto piccoli sconti di pena.
Antonio Inserra, 'o guerriero scende da 20 a 16 anni di reclusione. Come Michele Onorato, 'o pimuntese, che invece di 18 anni di carcere ne sconterà solo 15 anni. Passa da 14 a 10 anni e mezzo anche Agostino Cascone.
Piccole riduzioni per Raffaele Cafiero (8 anni e 8 mesi), Francesco Inserra (7 anni), Carmela Zurlo (6 anni e mezzo), Giovanni Corbelli (6 anni e 8 mesi), suo fratello Oreste, Anna Inserra e Michele Santarpia (6 anni per tutti).
Sentenze di primo grado confermate solo per Salvatore Sansone ( 16 anni) Francesco Solimene (8 anni), Francesco d'Assisi Inserra (7) e Pasquale Cipollaro (4). Un totale di 120 anni di reclusione, in parte già scontati in carcere da quasi ciascuno degli imputati. Per i principali imputati è arrivato il riconoscimento della continuazione con precedenti condanne, dunque in un paio d'anni potrebbero tornare tutti in libertà. 
Rimane l'accusa era di associazione per delinquere di stampo mafioso ed estorsione. La Corte d'Appello di Napoli aveva già ridotto le pene da scontare anche per gli altri due imputati che avevano scelto il rito abbreviato, ovvero il reggente del clan Nicola Esposito 'o mostro e Alfonso Cesarano, il carrozziere che lo ospitò durante la sua latitanza in un box arredato nella periferia di Pompei.
Secondo l'Antimafia, i Cesarano gestivano il racket nel mercato dei fiori di Pompei. L'operazione «Easy Mail» mise in ginocchio il clan anche grazie alle dichiarazioni del pentito Vincenzo Procida. Peccato che la ‘gola profonda’ morì in uno strano incedente stradale poco dopo aver avviato la sua collaborazione con la giustizia.


 


Puoi ricevere le notizie de IlCorrierino.it direttamente su WhatsApp. memorizza il numero 334 919 32 78 e invia il messaggio "OK notizie" per procedere

20-07-2016 10:47:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA