Basta "con la campagna di aggressione mediatica su Eav e Circumvesuviana". Il governatore Vincenzo De Luca riconosce che il
servizio "non va bene, non è adeguato", ma ritiene necessaria "una operazione verità" sugli interventi in corso e sui motivi che ancora impediscono un buon funzionamento ai collegamenti.
"Ogni tanto sulle prime pagine vediamo foto di treni fermi e passeggeri a piedi. Immagini sicuramente negative e sgradevoli, ma le
troviamo anche altrove, a Milano qualche giorno fa i passeggeri sono scesi sotto una galleria per i treni fermi, ma lì non succede nulla. Sulla Circumvesuviana invece c'è una campagna di aggressione".
L'Eav, l'azienda regionale dei trasporti, aveva nel periodo 2011-2016 perdite per 315 milioni, dal 2016 al 2022 "ha fatto registrare utili per 96 milioni"; e sono stati ripianati i 750 milioni di debiti accumulati nelle gestioni passate. Dall'Eav dipendono anche le linee Cumana e Circumflegrea, dove sono in circolazione "treni nuovi, di livello europeo", e i ritardi nel servizio viaggiano "su uno-due minuti di media". La situazione della Circum è diversa, trattandosi di una linea a scartamento ridotto (minore distanza tra i binarii che richiede la costruzione di treni ad hoc.
"Abbiamo fatto la gara nel 2019, dopo la conclusione del risanamento finanziario. Poi abbiamo perso un anno e mezzo per il contenzioso legato al ricorso di un'altra azienda, mentre il Covid e poi la guerra rallentavano produzione e consegne. Tra il 2024 e il 2026 arriveranno 54 treni nuovi, a regime saranno un centinaio. Oggi il servizio non è adeguato, non va bene, ma è il meglio che possiamo fare in attesa dei treni nuovi".
E' stata indetta una gara da 300 milioni "per lavori sulla linea, sistemi di controllo, linea elettrica. I lavori sono in corso, ogni tanto ovviamente registriamo problemi sui cantieri aperti per la manutenzione dei ponti, o il raddoppio della linea in alcuni tratti. Stiamo facendo miracoli, se qualcuno ha soluzioni più rapide si faccia avanti".
Il governatore non esclude in futuro una privatizzazione della gestione del servizio: "Non abbiamo nessuna remora o pregiudizio ideologico, ma è inutile far entrare i privati se prima non si completano i lavori strutturali e non
arrivano i treni nuovi", conclude.