Dopo il successo dei primi due appuntamenti torna “Cinema in Piazza” , la rassegna di proiezioni cinematografiche all’aperto promossa dal Forum dei Giovani di Gragnano.
Continua dunque il tentativo di ridare vita alle piazze gragnanesi ponendo al centro la cultura. Questa volta lo sfondo materiale dell’evento è piazza Castello, in data 29 agosto a partire dalle 21, mentre lo sfondo tematico è -dopo il “terrorismo” che ci ha accompagnato nel primo ciclo- un’altra grande categoria interpretativa del nostro tempo: l’integrazione. I massicci fenomeni migratori ci interrogano e ci costringono ad una risposta sul delicato punto dell’accoglienza e di una conseguente politica di integrazione.
Coscienti della intrinseca problematicità dell’argomento, ma anche della urgente necessità di proporlo, il ragazzi del Forum proveranno semplicemente a mettere in luce qualche aspetto, con la speranza che sia di stimolo tanto al confronto quanto all’aggregazione.
Il film scelto per la proiezione è “Quasi amici” di Olivier Nakache e Éric Toledano. Racconta la storia del rapporto tra un ricco malato tetraplegico (colto e raffinato) e un giovane immigrato senegalese, per converso ruvido e a dir poco espansivo. La loro storia si fa specchio dell’incontro/scontro che ormai quotidianamente vede protagonisti un’intera generazione di esuli e noi europei. Ciò però non esaurisce la ricchezza del film, che in una comicità sempre viva e trascinante riesce a offrire anche un grande messaggio di umanità.
Il rapporto tra il giovane Driss e il ricco Philippe è comico perché autentico, due universi opposti se assunti nella loro propria genuinità non possono che produrre incontrandosi l’incongruo, l’insolito, il paradossale e suscitare di conseguenza il riso. Interessante la libera espressione della dimensione identitaria dei protagonisti, che non si nasconde dietro un politically correct ipocrita e fallimentare sul piano di una reale convivenza.
Siamo sicuri che pretendere un rigido livellamento dei migranti ai nostri schemi comportamentali sia la scelta giusta? Siamo davvero certi che una eccessiva limitazione (dettata magari da particolari e legittimi timori) non finisca col mettere in discussione il loro sostrato identitario, ottenendo così un effetto opposto a quello sperato?
Questi ed altri interrogativi accompagneranno la proiezione per una fruizione parteciativa della pellicola, con l’auspicio che il senso della visione si collochi più in alto rispetto a una semplice occasione di intrattenimento.
Un’ultima osservazione sulla scelta della location. Piazza Castello risponde perfettamente all’idea originaria del coinvolgimento pieno delle realtà di periferia nei progetti del Forum dei Giovani.