“Bisogna assolutamente bloccare la svendita dell’Hotel delle Terme prima che sia troppo tardi, riconfigurando l’intera procedura. L’albergo va protetto dagli speculatori e il suo recupero dovrà essere funzionale al polo di eccellenza sanitario e termale che creeremo sul Solaro”. Così Gaetano Cimmino, candidato sindaco della coalizione di centrodestra. “Solo in questo modo – ha continuato il candidato primo cittadino – si potrà sviluppare un circuito economico virtuoso che aiuterà in maniera significativa tutti gli albergatori della zona, oggi lasciati soli in un’area della città dimenticata”. Cimmino è intervenuto duramente sulla questione della gara per la vendita dell’Hotel delle Terme di proprietà della municipalizzata di Castellammare di Stabia “Sint spa”. L’albergo sorge a poca distanza dal complesso delle Nuove Terme di Stabia, gestito sino allo scorso anno da “Terme di Stabia spa”, altra partecipata stabiese fallita nel marzo 2015. Le strutture sono al momento chiuse al pubblico e in balìa di vandali e ladri.
“Come ho già sottolineato è vergognoso che i nostri gioielli siano in quelle condizioni – ha detto Cimmino – ed è fuori da ogni discussione che c’è stata una cronica mancanza di programmazione e di coraggio che hanno portato ad una delle pagine più tristi della storia della città di Castellammare”. È in corso la terza gara per la vendita dell’Hotel dopo due bandi andati deserti. Il primo bando, pubblicato a settembre, prevedeva un prezzo di 6 milioni e 200mila euro. La terza gara prevede un prezzo a base d’asta di circa 4 milioni di euro. Il termine per la presentazione delle offerte è il 6 luglio prossimo. “Il prezzo continua a scendere, noi ci priviamo di un bene di prestigio e proviamo a fare cassa. – ha continuato il candidato sindaco – Questa non è assolutamente la strada giusta e lo abbiamo denunciato più volte in consiglio comunale. Si tratta di una vera e propria speculazione immobiliare avviata dal centrosinistra. Tanto più che la vendita autorizzata dall’assise tempo fa con una delibera era legata alla proposta di concordato, rivelatasi completamente errata, che doveva salvare Terme dal fallimento. Il nostro obiettivo è recuperare la struttura, se necessario anche previa demolizione e ricostruzione, per adattarla a soddisfare le moderne esigenze della clientela del turismo termale e di un polo di eccellenza sanitario. Possiamo farlo anche attraverso un partenariato tra pubblico e privato che sia alla base di un bando per un concorso di idee. – ha affermato Cimmino – A supervisionare il tutto ci sarà il consiglio comunale”.