Dodici pozzi con arsenico. Acqua contaminata nel casertano, i pozzi messi sotto sequestro dai carabinieri si trovano tra i comuni di Caserta e San Nicola la Strada. In alcuni è stato accertata la presenza di oltre 9000 milligrammi per litro di arsenico, una "quantità abnorme" per il procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Maria Antonietta Troncone, la soglia legale è di 10 mg. Acqua utilizzata per anni per irrigare alcune colture, ma anche per i giardini di complessi residenziali; non arriva invece nelle case, che sono allacciate alla normale condotta idrica. Sui pozzi è stata riscontrata una «severa contaminazione da metalli pesanti», in primis da arsenico, sostanza nota per la sua elevata tossicità. I militari hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo nell'ambito di un'ampia indagine ambientale coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha accertato una situazione definita «allarmante». Sono in corso di svolgimento inoltre attività tecniche di carotaggio volte a verificare, in particolare, se la contaminazione abbia interessato anche la matrice suolo.