GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




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Censis: 7 italiani su 10 stavano meglio prima

diffusi oggi i dati della ricerca fatta con Conad, "Miti del rancore, miti per la crescita": verso un immaginario collettivo per lo sviluppo

di Nicola Vanacore
Censis: 7 italiani su 10 stavano meglio prima

La ricerca "Miti del rancore, miti per la crescita: verso un immaginario collettivo per lo sviluppo" condotta dal Censis in collaborazione con Conad e presentata oggi a Roma, rappresenta drammaticamente un'Italia che: ha una grande nostalgia del passato (7 italiani su 10 sostengono che si stava meglio prima), nutre un forte disagio per il presente, si sente incapace di investire nel proprio futuro.

Aspettative in calo, diseguaglianze sociali, rancore, chiusura e repressione, sullo sfondo di una società che ha rinunciato a consumi e investimenti, questi gli altri elementi caratterizzanti della ricerca.

Lo studio realizzato ritiene che tutto ciò sia la diretta conseguenza sul nostro Paese della crisi economico finanziaria iniziata nel 2008 e per certi versi ancora in atto.

Scorrendo i dati poi emergono altri elementi a sostegno come:
- a bassa natalità (dal 1951 a oggi si sono persi 5,7 milioni di giovani)
- la progressiva scarsità di reddito (rispetto alla media della popolazione, le famiglie giovani, con meno di 35 anni, hanno un reddito più basso del 15% e una ricchezza inferiore del 41%).

Crescono invece e anche questo viene sottolieneato come un dato allarmante perchè alimentati dal rancore, i pregiudizi verso ciò che è diverso:
- 7 italiani su 10 sono contrari al matrimonio con una persona più vecchia di almeno 20 anni o dello stesso sesso o con persone di differente religione, in particolare islamica
- 4 su 10, poi, non vedono di buon occhio l'unione con immigrati, asiatici o africani.

Il dato forse più sconcertante riguarda però quello relativo al 95% degli italiani che per fare strada nella vita è convito che bisogna conoscere le persone giuste, ma anche provenire da una famiglia agiata (l'88%) o avere fortuna (il 93%).
In estrema sintensi, secondo lo studio presentato, la crisi che blocca l'Italia è quindi oltre che economica anche sociale, e per questo che Censis e Conad hanno avviato un progetto di ricerca, comunicazione e confronto aperto a tutti gli attori del vivere sociale "per favorire l'avvio di una riflessione comune che si trasformi in una nuova spinta propulsiva per costruire il futuro di ciascuno e del paese".
   


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26-09-2018 12:15:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA