Mancano ancora risposte. Il vertice in Prefettura sul futuro di Fincantieri si è chiuso con un nulla di fatto. Ed è stato contrassegnato da momenti di tensione. Per la prima volta, dopo una serie di defezioni, i vertici di Trieste si sono presentati al tavolo. Ma comunque l'incontro, avvenuto in mattinata a Napoli, non ha avuto l'esito sperato dagli operai. A parlare per l'azienda il dirigente Alessandro Pelosini, che ha sottolineato la volontà di valorizzare lo stabilimento stabiese. Un impegno già ribadito in passato anche in una lettera, ma che non si è tradotto in piani e progetti concreti. Una vaghezza che ha determinato uno scontro in particolare con l'Autorità portuale. Il presidente Annunziata aveva dato 15 giorni a Fincantieri per presentare il suo progetto. Lo scontro è nato quando l'azienda ha sostenuto di avere presentato già tutto in passato. A questo punto è stato necessario interrompere e rinviare tutto al rientro della pausa estiva. A fine mese Fincantieri dovrà portare il piano di investimenti e le schede tecniche il particolare per il nuovo sistema di varo. Un esito insoddisfacente che ora il sindacato dovrà decidere come interpretare. Il sindaco Cimmino chiede all'azienda il rispetto degli impegni assunti: "Ora però è il momento che Fincantieri, presente oggi al tavolo istituzionale, dia risposte più chiare sugli investimenti e sui progetti che ha annunciato di voler mettere in campo per Castellammare, per dare certezze e stabilità alle nostre maestranze e garantire un futuro florido al nostro cantiere".
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