La stazione delle Antiche Terme diventerà un B&B. Contro il restyling dell'opera vincolata dalla Soprintendenza per il suo valore architettonico, si scaglia il capogruppo di opposizione Tonino Scala. Il consigliere di sinistra annuncia che presenterà una denuncia alla Procura della Repubblica.
"Castellammare perde anche la stazione delle Antiche Terme: diventerà un B&B. Ho sentito ieri sera il dirigente del settore tecnico che mi ha spiegato la questione burocratica, lui non ha responsabilità, applica la norma, ma chi, come sempre, doveva entrare nel merito delle scelte, ha deciso di non farlo: vergogna". A mettere a bando la stazione delle Antiche Terme è stata la società della Circum, l'Eav sta portando avanti un piano di riutilizzo delle stazioni dismesse. La società privata che si è aggiudicata l'opera ha presentato un progetto di trasformazione in una struttura turistica. Continua Scala: "Nonostante il vincolo, visto che trattasi di un'opera progettata da Marcello Canino, i lavori proseguono, complici Comune e Soprintendenza. Siamo di fronte alla Regione e all'Eav che attuano la politica del me ne frego, e ad un sindaco incapace di decidere. Questa pantomima, questo tecnicismo becero e ignobile è da criminali".
Ma il consigliere di minoranza se la prende anche con il sindaco Cimmino: "La città due anni fa ha votato un Sindaco, non un tecnico preso dal suo non decidere, non scegliere su nulla e far fare tutto a tutti dietro la scusa del cavillo giuridico. In questo caso complice la Sovrintendenza che fa finta di non vedere.
Mi vedrò costretto per l'ennesima volta ad andare in Procura svilendo ancora una volta il mio ruolo. Non sono per la via giudiziaria, ma per il primato della politica, purtroppo da due anni gioco a guardia e ladri visto che chi ha il dovere di decidere non lo fa. Fermatevi, criminali!
La stazione delle Antiche Terme è un progetto troppo importante per la città.
Quell’area, quel quartiere, quella stazione sono strategici per Castellammare e per il comprensorio. La fermata delle Antiche Terme è propedeutica allo sviluppo di quell’area e la città non può restare prigioniera per 12 anni di una scelta non condivisa che pregiudicherebbe la progettazione futura non solo della stazione e della riapertura della stessa, ma lo sviluppo del termalismo legato alle Antiche terme, all’Acqua della Madonna e al Centro Antico".
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