L'ex stabilimento dell'Avis sequestrato in un'inchiesta che parte da Rovigo e da una truffa di finti broker bulgari. Mentre la Guardia di Finanza accerta se abbiano avuto un ruolo anche tre imprenditori stabiesi, di cui uno attivo nel settore della cantieristica, nel raggirare l'imprenditore Ciro De Luca, l'azienda di 120 mila metri quadri resta sotto sequestro giudiziario. Oggi l'industriale napiletano, che l'ha ereditata dal padre, ha solo la custodia avendo perso il controllo della società a favore del gruppo di truffatori italiano e straniero.
Ci vorrà tempo perché torni tra le aree disponibili per investire sul futuro di Castellammare, ma Cimmino dice di volerne fare un parco urbano come se si trattasse di una proprietà pubblica e non privata: "Noi abbiamo le idee chiare su quell’area: l'obiettivo è realizzare un parco urbano, con strutture di interesse pubblico".
I capigruppo di opposizione Di Martino, Esposito e Nastelli chiedono velocità nella riconversione degli stabilimenti industriali: "La vicenda AVIS è inquietante, è il segnale che i siti della dismissione industriale non possono restare fermi per troppo tempo.
L’inerzia apre il varco a speculazioni incontrollabili".
Intanto il presente dell'Avis ne fa una azienda sotto chiave per un'inchiesta da 47 milioni di euro.
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