Dall'isolamento in cella come i boss alla libertà. Dopo 27 anni di reclusione, intervallati soltanto da pochi mesi di libertà e con un fine pena proiettato nell’anno 2030, torna ad essere una persona libera Michele Onorato, detto o’ piemontese, ritenuto capo promotore del clan Cesarano di Castellammare.
Doveva scontare altri 8 anni tra carcere duro al 41 bis ed altri due anni di misura di sicurezza quale la casa lavoro, ma il suo difensore l’avvocato Gennaro De Gennaro è riuscito ad ottenere la liberazione del suo assistito con dieci anni di anticipo.
Onorato risulta essere tra i fondatori del clan Cesarano che gestisce il racket del mercato dei fiori, con ramificazioni a Ponte Persica, Pompei e Scafati.
Adesso torna da persona libera nel rione Moscarella di Castellammare di Stabia, lasciando il 41 bis a cui era sottoposto nel carcere di massima sicurezza di Spoleto. Il suo difensore è riuscito ad azzerare 10 anni di detenzione e l’Onorato é tornato a casa.
In un periodo difficile su questo fronte, trovandosi in libertà a Castellammare anche figure di primo piano come il boss Paolo Carolei e Vincenzo d'Alessandro.