Terme di Stabia chiuse e senza una proposta di rilancio. È il giudizio dei consiglieri di opposizione che lasciano la commissione bipartisan sullo stabilimento chiuso dai tempi del fallimento. Lo spiega il capogruppo dei Cinquestelle Francesco Nappi: "La commissione Terme nasce da una mia proposta, aveva il compito di creare i presupposti per la riapertura delle Terme e per costruire il futuro turistico della città di Castellammare.
Una amministrazione senza idee e senza competenze non solo si è appropriata di una proposta del M5S, ma l’ha addirittura usata per insabbiare ogni tentativo di rinascita delle Terme.
Ho proposto la commissione, attraverso Teresa Manzo abbiamo fatto si che il Sindaco si sedesse al tavolo con Mise ed Invitalia, bisognava solo seguire la road map che si era definita al Mise, ma niente".
Nappi annuncia le sue dimissioni dopo quelle del capogruppo di Italia viva Andrea di Martino che chiede al sindaco Cimmino di dimettersi.
"I numeri ci sono ancora, ma solo i numeri in politica non sempre sono sufficienti. L'uscita della Lega dalla giunta a pochi mesi da un lungo e travagliato rimpasto è uno smottamento politico. Soprattutto con le motivazioni adottate, criptiche ma con evidenti riferimenti al lavoro della commissione d'accesso insediatasi al comune. Esse, se si sommano alle tardive e rituali dichiarazioni di Forza Italia napoletana, ci consegnano il quadro di una maggioranza politicamente isolata e con la spada di damocle dello scioglimento per infiltrazioni mafiosa pendente sul futuro prossimo. All'orizzonte ci dovrebbero essere discussioni fondamentali per il futuro della città, Puc, Terme, area di via De Gasperi, porto commerciale. Ci sono gare da espletare per il servizio di igiene urbana e per la gestione e riscossione dei tributi.
Abbiamo due commissioni speciali su Terme ed igiene urbana praticamente impantanate. Nubi si addensano sulla gestione degli affidamenti diretti a un cartello di ditte che sta assumendo una posizione da semimonopolista. La gestione dei servizi nelle spiagge pubbliche è preoccupante.
Il clima in cui tutto questo avviene non è sereno e a rasserenare gli animi non bastano i numeri. Lunedì consegnerò la mia lettera di dimissioni dalla commissione speciale terme che oramai ha abbondantemente esaurito il tempo che era a sua disposizione".
Di qui le conseguenze politiche: "Chiedo al sindaco un sussulto di orgoglio. Istituzionalizzi questa crisi politica e sociale, lunedì venga in consiglio e apra lui il dibattito politico. Spiegando alla città come intende proseguire e come dare segnali di rassicurazione a tutti sul fatto che ogni consigliere può svolgere in serenità il proprio mandato sia esso di maggioranza che di opposizione. Perché nel modo in cui si sta andando avanti non di approda in nessun porto e sarebbe più saggio gettare la spugna prima che l'onta dello scioglimento per infiltrazioni mafiose colpisca la città".
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