Castellammare torna tra le città con un numero maggiore di positivi. In una settimana mille e cinquecento stabiesi scoprono di avere il Covid. Sono più di tremila i contagiati seguendo i numeri comunicati dall'Asl Na3 e dalla Regione Campania. Tutti in isolamento, un numero a cui vanno aggiunti i casi sospetti e in attesa di tampone. Con una media di una settimana in stand by prima di riuscire a fare il test se si aspetta l'Asl e non si ricorre ai laboratori privati. Deserte le strade soprattutto di sera. Un lockdown di fatto le cui conseguenze sono avvertite in particolare da commercianti e ristoratori. In difficoltà i negozi che, a gennaio, sperano di fare incassi con i saldi. Una situazione che, inevitabilmente, ricade sul pronto soccorso e l'ospedale. Aumentati i posti letto nel San Leonardo per i pazienti Covid e bloccati i ricoveri di chi non arriva in gravi condizioni. In aumento anche le vittime, otto gli anziani morti nella seconda ondata. Si legge nel bollettino di ieri del sindaco Cimmino: "La Regione Campania e l’Asl Na 3 Sud ci hanno comunicato che sono 1490 i cittadini di Castellammare di Stabia risultati positivi al coronavirus (Covid-19) tra il 14 ed il 21 gennaio 2022 (689 tamponi molecolari, 811 tamponi antigenici). Le autorità ci hanno segnalato anche il decesso di 1 cittadino. Il totale degli attuali positivi in città è di 3110". Sono stati lavorati complessivamente 7524 tamponi per cui la percentuale dei nuovi positivi rispetto ai tamponi effettuati è al 19,8%. Sono 607, invece, i cittadini di Castellammare che hanno sconfitto il coronavirus. L’alto numero dei nuovi positivi rientra anche nel fatto che in Campania è cambiato il sistema utilizzato per conteggiare i nuovi contagi: per disposizioni nazionali viene considerato subito valido anche l'esito dei tamponi rapidi antigenici, che prima andavano confermati dal molecolare. L’Asl Na 3 Sud ha messo a disposizione il Numero Verde 800936630 nell’ambito del progetto “Il sostegno oltre la distanza” per informazioni e supporto psicologico. Il numero di pubblica utilità 1500 è invece stato attivato dal ministero della Salute.
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