Bossi offende i cittadini del Sud. Dichiarazioni che, con un effetto onda, provocano strappi anche a Castellammare. A dire addio alla Lega è stato l'ex segretario Giovanni Tito. Da sempre per il partito di Salvini ai tavoli del centrodestra, con il sindaco Gaetano Cimmino, in mattinata Tito ha annunciato la sua uscita di scena. "Dopo le dichiarazioni di Bossi non mi riconosco più in questo movimento" ha dichiarato Tito, in disaccordo anche con nuovi ingressi di cui si parla da mesi, di consiglieri ed ex rappresentanti istituzionali pronti a passare con Salvini. Poi le parole di Bossi al congresso sanciscono il divorzio: "Bisogna aiutare i meridionali a casa loro, se no straripano come gli africani". A qualche ora dallo strappo, consumatosi anche attraverso le dichiarazioni sui social, i vertici della Lega lo mettono alla porta disconoscendo anche il suo ruolo negli ultimi mesi. Il segretario provinciale Catapano, sindaco di san Giuseppe Vesuviano parla di un rapporto consumatosi già da molto: “Il signor Tito da tempo non è il segretario della Lega a Castellammare di Stabia, atteso che, all’atto della mia nomina alla segreteria provinciale, ho ritenuto opportuno congelare tutti gli incarichi precedentemente affidati. Inoltre, proprio in relazione alla posizione di Tito, assunta qualche settimana fa, ho provveduto ad inviare una nota a tutti gli iscritti dell’area stabiese-sorrentina con cui comunicavo che Giovanni Tito, alla luce di ciò, risulta essere un soggetto del tutto estraneo al partito. Infine, in relazione alle dichiarazioni rese dalla stesso Tito sulla sua volontà di uscire da un partito ove non risulta neanche essere iscritto, è quanto mai doveroso chiarire che il nostro percorso è la condivisione del lungimirante progetto nazionale di Matteo Salvini, in cui riponiamo la massima fiducia".
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