"Niente case rivolte al mercato libero a Marina di Stabia, il piano va rivisto". Lo dice direttamente ai consiglieri comunali. È sicuro Gaetano Cimmino i 120 appartamenti non possono fare parte del progetto di trasformazione degli ex capannoni industriali. Diverso è il caso dei 54 mini alloggi riservati ai proprietari di yacht per i soggiorni più lunghi, dependance collegate all'albergo già previsto dal progetto iniziale finanziato con i fondi del contratto d'area alla fine degli novanta. Il nodo starebbe al Ministero dell'economia, protagonista della conferenza dei servizi, a cui toccherebbe varare il piano cambiato rispetto a quello originario. Le case da mettere sul mercato privato non possono essere tra le strutture al servizio del porto finanziato dallo Stato nel processo di rilancio di Castellammare e Torre Annunziata tentato dal governo nazionale con una strategia di intervento pubblica. Una posizione che ha trovato d'accordo l'intero consiglio comunale e si è tradotta in un ordine del giorno di poche righe. Un testo approvato all'unanimità che dà mandato al sindaco di chiedere al gruppo di imprenditori di rivedere la proposta progettuale lasciando gli interventi relativi al turismo come le passeggiate a mare, l'albergo e il resto degli interventi previsti.
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