LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, spara per vendetta tra la folla ferendo un imprenditore: ai domiciliari per tentato omicidio

Luigi Cimmino aveva nascosto l'arma a casa di un parente

di Redazione
Castellammare, spara per vendetta tra la folla ferendo un imprenditore: ai domiciliari per tentato omicidio

L'aveva nascosta a casa di un parente. Aveva provato a fare sparire la pistola usata per vendicarsi sparando tra la folla, per colpire l'imprenditore con cui aveva litigato poco prima. L'ha fatta ritrovare ieri mattina, Luigi Cimmino, il 26enne accusato di avere ferito Catello D'Apice. Un raid punitivo dopo il pugno ricevuto dalla vittima, fratello di un estorsore del clan Cesarano. Da ieri è ai domiciliari il giovane che venerdì ha seminato il terrore tra via Roma e Piazza Matteotti mentre in strada c'erano molte famiglie. 
La lite era cominciata nel pomeriggio di venerdì in uno dei negozi di abbigliamento. Tornato pochi minuti dopo, il 26enne avrebbe sparato con una pistola Derringer, come scrive il Mattino, si tratta di un'arma che ha solo due colpi, stile cowboy, usata nei secoli scorsi negli Stati Uniti. Probabilmente ereditata in famiglia e usata dal giovane per faresi giustizia da solo. Il primo proiettile ha raggiunto al bacino D'Apice, il secondo non è stato esploso, forse perché la pistola si è inceppata. Ora il giovane stabiese è accusato di tentato omicidio. A chiudere velocemente il cerchio attorno al ragazzo i carabinieri, guidati dal tenente Andrea Riccio, che hanno arrestato Cimmino poche ore dopo la sparatoria e poi l'hanno portato in carcere una volta dimesso dall'ospedale. Fino a ieri mattina, quando il gip ha convalidato l'arresto, disponendo i domiciliari. Lì Cimmino resterà in attesa del processo. 


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25-06-2019 12:40:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA