Ancora bambini al freddo nelle scuole di Castellammare. Questa mattina gli impianti di riscaldamento sempre spenti. Dal primo dicembre a questa mattina i piccoli alunni di alcuni istituti costretti a fare lezione con i termosifoni spenti. Un problema legato al comune che, con il passare dei giorni e le temperature più rigide, sta facendo aumentare la rabbia tra i genitori. Una situazione d'emergenza peggiorata dalle norme relative al Covid che impongono agli insegnanti l'apertura delle finestre per cambiare l'aria. Alcune famiglie stanno pensando di non mandare i figli a scuole finchè il problema non sarà risolto.
Gli uffici di Palazzo Farnese al lavoro per provare a rimediare al problema scoperto praticamente il giorno in cui avrebbero dovuto accendersi gli impianti a Castellammare come nel resto degli altri istituti della Campania. A mancare è la fornitura di gasolio per i plessi delle materne ed elementari, in quanto i funzionari del comune non hanno rinnovato la convenzione con la Consip per la fornitura necessaria all’accensione delle caldaie. Sei i plessi dalle aule gelide, Dalla periferia al centro cittadino le scuole dove si fa lezione con il cappotto sono: "Basilio Cecchi", "Panzini" nella sede dell'ex-Seminario, "Wojtyla" nei plessi di Schito e Postiglione, al San Marco presso il Terzo Circolo e infine alla Bonito-Cosenza. Andando a scavare tra gli uffici comunali si scopre che entro il mese di settembre 2021, bisognava rinnovare la convenzione per la fornitura di gasolio ma qualcosa non ha funzionato.
Secondo quanto previsto i termosifoni per oggi avrebbero dovuto cominciare a funzionare, al rientro dallo stop determinato dall'allerta meteo di giovedì e venerdì, ma al contrario nelle aule c'era ancora il gelo.