LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il caso

Castellammare, scrutatori per le europee: la metà nominati dai consiglieri

L'attacco di Scala, Iovino e Nappi: "Accordo consociativo con parte dell'opposizione, una vergogna"

di Redazione
Castellammare, scrutatori per le europee: la metà nominati dai consiglieri

Metà scrutatori nominati e metà sorteggiati. L'elenco dei giovani che faranno da scrutatori alle prossime elezioni europee è stato stilato stamattina in consiglio comunale a Castellammare. Scelto il metodo seguito già alla vigilia delle amministrative di primavera. Cambiata la commissione composta dai consiglieri comunali eletti quasi un anno fa, seguita la stessa strada. Ma una parte dell'opposizione insorge contro la maggioranza di centrodestra e la minoranza di civiche rappresentata in commissione da Tina Donnarumma. Vanno all'attacco Francesco Iovino del Pd, Tonino Scala di Leu e Francesco Nappi dei Cinquestelle per i quali non ci dovevano essere divisioni tra forze politiche e andava affidato tutto al sorteggio: "Ora è tutto chiaro. Ora è chiaro perché la maggioranza nel primo consiglio comunale si assunse l'onere di designare anche il membro che per legge spetta alla minoranza nella commissione elettorale, quella dove, oltre ad aggiornare le liste, si decide il metodo per designare gli scrutatori. Era chiaro che chi, in modo netto ed inequivocabile aveva detto basta al manuale Cencelli, venisse estromesso da chi aveva bisogno di accordi per continuare una triste consuetudine. Anche quest'anno e, presupponiamo a questo punto anche per il futuro, la nomina degli scrutatori passa per una suddivisione tra maggioranza consiliare e parte della minoranza. E' una assurda questa logica e non partecipiamo a operazioni di bassa lega. Volevano la trasparenza, il palazzo di vetro e invece ci troviamo di fronte all'ennesimo accordicchio al quale non abbiamo partecipato e non parteciperemo mai". Se una parte dell'offensiva è nei confronti del centrodestra, non manca il passaggio all'opposizione accusata di avere partecipato all'accordo. "Duole come, a distanza di pochi mesi, la consigliera Donnarumma abbia dimenticato quanto lei stessa ha dichiarato in più momenti. A maggio come ad agosto. Ci dispiace dover riscontrare che, nonostante gli annunci di circostanza, si sia continuato con la sagra del consociativismo che tanto male ha fatto e continua a fare alla città. Sia chiaro che non trattasi di operazione contra legem, ma di un uso, a nostro avviso, improprio della norma, avvalorato dal fatto che, sia durante la campagna elettorale precedente sia all'atto della votazione della commissione , tutti si erano impegnati a voltare pagina. Che dire, siamo orgogliosi e convinti di aver fatto bene ad esprimere la preferenza per Scala nella commissione- lo rifaremmo altre 10-100-1000 volte- e che la sua non elezione in quel contesto non era un incidente di percorso, che in politica è possibile, ma la base di un accordo che ha mostrato, al primo momento utile, i suoi frutti. E, parafrasando quanto asserito dalla consigliera, crediamo che ci sia da vergognarci”.


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06-05-2019 13:53:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA