LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Castellammare, scritte contro il pentito Rapicano nel centro antico

Cancellate dal sindaco Gaetano Cimmino

di Redazione
Castellammare, scritte contro il pentito Rapicano nel centro antico

Scritte contro i pentiti nel centro antico ed altre riconducibili ad anarchici in pieno centro a Castellammare. Minacce a Pasquale Rapicano che, con le sue dichiarazioni da collaboratore di giustizia, sta contribuendo a fare luce su affari e omicidi del clan d'Alessandro. Le ha trovate e fatte cancellare il sindaco Gaetano Commino. Nelle scorse ore sono state rimosse nell’ambito della cosiddetta “Operazione Pulizia” che l’amministrazione comunale sta mettendo in campo sin dal suo insediamento. La cancellazione delle scritte, in particolare, rientra in uno specifico atto di indirizzo del sindaco Gaetano Cimmino per la cancellazione dalle strade e dai muri della città qualsiasi scritta riconducibile alla criminalità organizzata e contro le forze dell’ordine. "La camorra, com’è noto, possiede una propria simbologia che esplica attraverso varie forme anch’esse radicate nella propria sub-cultura e che tali simboli costituiscono una rivendicazione talvolta di porzioni di territorio e di celebrazione del proprio potere. La Prefettura di Napoli, inoltre, ha avviato proprio recentemente in tutta la provincia di Napoli un censimento di strutture e di altarini abusivi edificati in quartieri considerati a rischio. Nel centro antico di Castellammare è stata effettuata una di queste operazioni di concerto con questa amministrazione comunale e con il supporto dell’Ufficio Tecnico dell’Ente" scrive Cimmino. Sulla giunta di centrodestra e il consiglio comunale è in atto una valutazione in relazione all'infiltrazione della camorra nelle istituzioni. Dal dossier emergono ricostruzioni che a gennaio potrebbero portare allo scioglimento anticipato dell'amministrazione Cimmino. Nel frattempo il sindaco prova a scongiurare questo esito con una serie di iniziative. "L’obiettivo è quello di eliminare dalle strade, dai muri e da qualsiasi struttura della città scritte e simboli riconducibili alla camorra che per troppo tempo ha affossato il rilancio, l’economia, la cultura, l’immagine, il futuro dei giovani della città di Castellammare di Stabia. Tali scritte e tali simboli sono da considerarsi inaccettabili per un territorio votato alla legalità, alla cultura ed alla promozione della stessa area che brama il proprio riscatto sociale" scrive il primo cittadino.
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26-12-2021 20:20:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA